In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
ATTUALITÀLavoro e impresaScioperiTrasporti pubbliciTrenitalia

Sciopero dei treni lunedì 12 febbraio: 8 ore di stop e rischio disagi anche sull’alta velocità

12 Febbraio 2024 - 05:00 Ugo Milano
L'agitazione, proclamata dai sindacati di base Cub e Usb, durerà dalle 9 alle 17. Ecco tutto quello che c'è da sapere

Inizio settimana da bollino nero per chi viaggia in treno. I sindacati di base Cub e Usb hanno proclamato uno sciopero nazionale dei ferrovieri per la giornata di lunedì 12 febbraio. L’agitazione riguarderà tutte le imprese del settore e vedrà un rischio di stop della circolazione di 8 ore complessive, dalle 9 alle 17. A incrociare le braccia non sono solo i lavoratori di Trenitalia, Italo e Trenord, ma anche gli addetti del trasporto merci e i dipendenti di Rfi, la società che si occupa della gestione della rete e delle infrastrutture ferroviarie. A subire maggiori disagi potrebbero essere soprattutto i pendolari che si spostano usando treni locali, mentre sulla lunga percorrenza non si prevedono situazioni particolarmente critiche.

Le conseguenze per Trenitalia e Italo

Trenitalia ha fatto sapere che Frecciarossa e Intercity dovrebbero viaggiare regolarmente, anche se non si escludono rallentamenti nel servizio anche prima e dopo l’orario di inizio e fine sciopero. L’azienda menziona inoltre la possibilità di limitazioni o cancellazioni di treni regionali. Anche Italo mette in guardia da possibili disagi e rallentamenti e, come da prassi, ha pubblicato una lista dei treni che saranno garantiti.

I motivi dello sciopero

A innescare lo sciopero è la richiesta da parte dei lavoratori del settore dei trasporti di «un vero e adeguato rinnovo contrattuale nazionale». Lo scorso 10 gennaio, alcune sigle sindacali hanno sottoscritto un accordo con Trenitalia per il rinnovo del contratto di settore, ma Usb e Cub parlano di «colpo di spugna» e sostengono che la nuova intesa smantelli in realtà «i residui pilastri contrattuali a tutela dei riposi giornalieri e settimanali». Le due sigle sindacali contestano anche l’impostazione del nuovo contratto, che consegnerebbe all’azienda «la più totale ultra flessibilità organizzativa a costo economico zero e a tutto maggior danno delle condizioni di lavoro e della qualità complessiva delle vite delle persone lavoratrici interessate». Nella mattinata di lunedì, a Roma, alcuni lavoratori organizzeranno un presidio a piazza della Croce Rossa, di fronte alla sede di Ferrovie dello Stato.

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti