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Quando Trump ha cominciato a mettere in dubbio la Nato: «Gli Stati Uniti non aiutino chi ha i soldi per difendersi da solo»

13 Febbraio 2024 - 10:49 Ugo Milano
Nel 1987, due mesi dopo una visita a Mosca, il tycoon pubblicò alcuni annunci sui principali giornali americani

Ancora non si è placata del tutto la polemica sollevata dalle frasi di Donald Trump sulla Nato. In realtà, la prima volta che l’ex presidente americano ha parlato della possibilità che gli Stati Uniti abbandonino l’Alleanza Atlantica fu nel 1987, appena due mesi dopo un suo viaggio in Russia. A rivelarlo è Zarina Zabrisky, giornalista americana che lavora in Ucraina. Zabrisky ha pubblicato un lungo thread su X in cui rispolvera le primissime dichiarazioni pubbliche di Trump sulla Nato. Una questione di cui, a dirla tutta, si erano occupati negli anni scorsi anche alcuni dei maggiori giornali americani e l’organizzazione Atlantic Council. Nel 2017 ha redatto un report dal titolo «La Nato e Trump: il caso per un nuovo accordo transatlantico».

1987

Nel 1987 il tycoon, all’epoca un semplice imprenditore, aveva pubblicato un annuncio a pagamento sul New York Times, il Washington Post e il Boston Globe. Il titolo è chiaro: «Non c’è niente di sbagliato nella politica di difesa estera americana che un po’ di determinazione non possa curare». Il sottotitolo, però, è ancora più esplicito: «Una lettera di Donald J. Trump sul perché l’America dovrebbe smetterla di pagare i Paesi che possono permettersi di difendersi da soli». Si tratta di una presa di posizione molto simile a quella rivendicata pochi giorni fa da Trump in un comizio elettorale: «Un presidente di un grosso Paese si è alzato in piedi e mi ha detto: “Se non paghiamo e veniamo attaccati dalla Russia. Ci proteggerete?”. No che non vi proteggeremo. Anzi, li incoraggerei a farvi quello che diavolo vogliono», ha detto l’ex presidente americano, provocando un’ondata di critiche da parte dei Paesi Ue.

Il viaggio in Russia

Gli annunci rispolverati da Zabrisky in queste ore risalgono al 1987, appena due mesi dopo la visita fatta da Trump a Mosca su invito di Intourist, un’agenzia russa usata anche per operazioni di intelligence condotte dal Cremlino. Nel 1986, l’anno precedente, Trump era stato contattato da Yuri Dubinin, ambasciatore dell’Urss negli Stati Uniti, a proposito della possibilità di costruire un hotel nel centro di Mosca in collaborazione con il governo sovietico.

Foto di copertina: EPA/Allison Dinner | L’ex presidente Usa, e candidato alle primarie repubblicane, Donald Trump durante un evento elettorale a Las Vegas, in Nevada (27 gennaio 2024)

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