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Sabrina Fina e Massimo Carandente: i “Fratelli di Dio” accusati di aver convinto Giovanni Barreca a sterminare la famiglia

giovanni barreca antonella salamone sabrina fino strage altavilla milicia 1
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Accusati di complicità nell'omicidio di Antonella Salamone e dei due figli Kevin ed Emanuel. «C'è il demonio in casa, bisogna togliere gli spiriti»

Giovanni Barreca ha ucciso la moglie Antonella Salamone e due dei suoi figli Kevin ed Emanuel ad Altavilla Milicia in provincia di Palermo. Ma i carabinieri hanno fermato anche Sabrina Fina e Massimo Carandente con l’accusa di complicità nella strage. Barreca è un fanatico religioso che avrebbe ucciso i familiari per un esorcismo. Mentre Fina e Carandente avrebbero suggerito e poi partecipato al triplice omicidio, compiuto per scacciare il demonio da casa. Le indagini però potrebbero allargarsi. Andando a toccare una presunta setta chiama “Fratelli di Dio”. I due infatti si facevano chiamare così in casa Barreca, dove si erano stabiliti negli ultimi giorni. Mentre ci sono sospetti sulla terza figlia del muratore, scampata al massacro. I carabinieri l’hanno trovata seduta sul letto e sotto shock. Ma potrebbe aver partecipato alla strage.

«C’era il demonio in casa»

Barreca, Fina e Carandente si erano conosciuti in una chiesa evangelica di zona. La frequentavano, ma dopo un po’ hanno smesso. E si sono dedicati alla costruzione di una setta personale. Domani, 14 febbraio, i tre compariranno davanti al giudice delle indagini preliminari per la convalida del fermo. Barreca è reo confesso: «C’era il demonio in casa», ha detto ai carabinieri. L’avvocato di Fina e Carandente Vincenzo Sparti invece dice che i suoi assistiti sono innocenti. «Io so che si conoscevano appena», spiega. Calogero Salamone, fratello di Antonella, agli inquirenti ha detto tutt’altro: «Mia sorella ci disse che Sabrina e il compagno erano entrati nella loro famiglia. Dicevano che i demoni erano dentro mia sorella e mio nipote e che praticamente dovevano essere bruciati e sepolti. Noi pensavamo che si trattasse di un modo di dire e comunque cercavamo di convincerla a mandare via quelle persone».

«Togliere gli spiriti»

Secondo Salamone i due avevano convinto Barreca a farli dormire da lui «per togliere gli spiriti». I tre fratelli avrebbero smesso di andare a scuola una settimana prima della strage. Secondo il racconto del Corriere della Sera i due fratelli Kevin ed Emanuel sono stati incaprettati durante un rituale di purificazione. Cominciato con l’assassinio della moglie, giorni prima. La donna è stata bruciata. Intanto le indagini si concentrano sui “Fratelli di Dio”. Sul suo profilo Facebook Carandente si scagliava contro i preti: «Satana sta usando i pastori corrotti». E ancora: «Io vi mando come pecore in mezzo ai lupi. Siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe». La Repubblica spiega che Fina invece era una promoter di prodotti pseudonaturali. Via social raccomandava bibitoni proteici e pillole dimagranti.

Sabrina Fina e Massimo Carandente

Anche Carandente, aggiunge il quotidiano, pubblicizzava impacchi e sciroppi per il benessere. Mentre una vicina di casa aveva regalato loro un gatto trovatello. Ma i veterinari non l’hanno trovato quando sono andati a prelevare i cani di Barreca, trovati sporchi e denutriti. Il sospetto è che anche quel cucciolo sia stato sacrificato. La procura di Termini Imerese è convinta che i due abbiano spinto Barreca a giustiziare la famiglia per motivi religiosi. «Dicevano che per liberare mia sorella e mia nipote dai demoni fosse necessario seppellirli», fa sapere il fratello di Antonella. «Noi abbiamo solo fatto del bene», hanno invece detto i due agli investigatori respingendo le accuse.

La terza figlia

Gli investigatori indagano anche sulla terza figlia 17enne e scampata al massacro. Era la prediletta di Barreca. La ragazza non ha profili online e a scuola era sempre in disparte, secondo quanto raccontano i compagni. «Il padre cercava di accontentarla in tutto», sostengono le testimonianze. «Hanno fatto un esorcismo», ha detto lei alle forze dell’ordine. Era in stato confusionale e gli esami diranno se la sua percezione dei fatti è stata alterata da droghe e farmaci. Il suo telefono, secondo i conoscenti, squillava fino a sabato. Perché non ha dato l’allarme? Perché non ha chiesto aiuto quando il padre si è allontanato?

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