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Javier Milei e l’Internazionale dei Conservatori: «Con Giorgia Meloni e Vox è possibile. Io? Sono un anarco-capitalista come Dio comanda»

13 Febbraio 2024 - 05:30 Redazione
javier milei motosega
javier milei motosega
Il presidente dell'Argentina: il mio obiettivo politico è contribuire ad aumentare la libertà dei cittadini

Javier Milei ha chiesto scusa al Papa per quello che ha detto su di lui. E pensa che Giorgia Meloni sia «una persona che ti trasmette allegria, ottimismo, forza». Mentre l’Italia può aiutare l’Argentina a trattare con il Fondo Monetario Internazionale. Di sé il presidente con la motosega dice che è un «paleo-libertario». Ovvero «un anarco-capitalista come Dio comanda». Il suo obiettivo politico è «contribuire ad aumentare i livelli di libertà dei cittadini». Mentre il suo sogno è di creare un coordinamento internazionale dei conservatori: «È quello a cui stiamo cercando di lavorare».

La motosega

Milei parla oggi in un’intervista rilasciata a Mario Sechi e pubblicata da Libero. Dice che «la motosega sta lavorando a Buenos Aires. In meno di due mesi abbiamo mandato via 50 mila dipendenti pubblici, non ho rinnovato 10 mila contratti e 200 mila piani di assistenza. Abbiamo eliminato l’Opera Pubblica, cancellato il 98% dei trasferimenti discrezionali alle province e dimezzato il numero dei ministeri. La motosega ha tagliato la spesa reale del 30% e ridotto un deficit finanziario maggiore di 5 punti rispetto al Pil. Dopo due mesi abbiamo raggiunto l’equilibrio finanziario. “Pura motosierra”». Secondo la sua analisi «l’Argentina è da 100 anni che ha intrapreso un percorso di dosi crescenti di capitalismo. È passata da essere il paese più ricco del mondo al 140esimo posto di oggi. Abbiamo il 50% di poveri, il 10% di indigenti, la ricetta della socialdemocrazia cool non ha funzionato e l’emblema del fallimento è proprio la giustizia sociale».

I capitalisti e il socialismo

Secondo il presidente dell’Argentina «è il cuore del capitalismo che ha abbracciato il politicamente corretto e in questo modo si è snaturato seguendo la sirena della socialdemocrazia. È ciò che sta creando questa situazione negativa in tutto il mondo». Mentre nel suo paese «nell’ultima elezione si è visto chiaramente chi sono le persone oneste e chi sono i “ladrones”. La strategia è svelare chi sono i ladri». E il futuro «va scritto e quindi bisogna lavorare». Ovvero, l’unica forma di miglioramento personale che gli hanno insegnato sua madre e suo padre. Rifiuta di schierarsi tra Biden e Trump: «Non sarebbe giusto». Mentre ha le idee chiare su quali altri leader incontrerà per la sua Internazionale Conservatrice: «Ci sono molte persone che capiscono e vogliono andare nella direzione giusta. Un esempio chiaro è qui in Italia, Giorgia Meloni. In Spagna, c’è Vox con Santiago Abascal e per il Partito popolare, Isabel Díaz Ayuso. In Brasile ci ha provato Jair Bolsonaro».

L’Internazionale Conservatrice

Secondo Milei «ci sono vari leader che stanno cercando di indirizzare il dibattito verso il lato giusto. Il problema è che la sinistra è in vantaggio di trent’anni rispetto a noi». Agli italiani augura di «mantenere questa loro passione per l’arte. Qui tutto è arte. Si vede da come si vestono, da come disegnano gli italiani, ne è intrisa la cultura. È impressionante andare in un luogo dove tutto è bello».

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