Quella nomina di Fabio Panetta che fa infuriare i sindacati. In Banca di Italia non è scattata la luna di miele con il neo governatore
La luna di miele sarebbe stata anche possibile, visto il logoramento del rapporto in Banca di Italia con il governatore uscente, Ignazio Visco. Eppure sembra proprio che fra le tante sigle sindacali che rappresentano i dipendenti di via Nazionale e il nuovo attesissimo governatore Fabio Panetta il feeling non sia mai iniziato. Anzi, quasi tutti borbottano perché Panetta più che occuparsi dei temi interni è spesso fuori sede, impegnato in speech e secondo i sindacati anche in un lentissimo distacco dagli impegni istituzionali che aveva all’interno della Banca centrale europea.
Quella nomina a sorpresa di un segretario del Direttorio
A raffreddare ancora di più il rapporto praticamente con tutte le sigle sindacali è stata la comunicazione del 5 febbraio scorso firmata da Panetta e rivolta a tutti i dipendenti. «Vi informo», ha scritto il governatore, «che ho attribuito – sentito il Direttorio – al funzionario generale Gian Luca Trequattrini l’incarico di segretario del Direttorio. Nel nuovo incarico il dott. Trequattrini curerà gli affari del Direttorio, coadiuverà il direttore generale e il Governatore per le politiche relative all’organizzazione e alla gestione della Banca, assumendo una funzione di coordinamento su tutti i progetti che il Direttorio ritenga di affidargli, coordinerà le policy di sicurezza dell’istituto».
Le proteste di Cgil e Falbi: «Ignorati i passaggi sindacali»
La figura del segretario non era prevista dagli organigrammi tradizionali della Banca di Italia ed è di nuova istituzione. Anche se non era un tema che riguardava direttamente il personale dell’istituto, ai sindacati è andato di traverso il fatto di avere appreso quella novità esattamente come tutti i dipendenti dalla comunicazione ufficiale di Panetta. «Insieme alla recente istituzione della nuova figura del segretario del Direttorio», scrive la Fisac Cgil, «sono state definite numerose modifiche organizzative (…) Tuttavia nessuna convocazione delle organizzazioni sindacali in sede informativa è avvenuta». Non diversa la reazione della Falbi Confsal, che ricorda che «le regole impongono che si realizzi un incontro con il sindacato al fine di valutare quelle che sono le ricadute di tali scelte sui lavoratori». E aggiunge: «La Banca per la prima volta sceglie di non rispettare le regole la cui violazione non può che essere valutata con estrema preoccupazione. Non vorremmo che un giorno qualche collega ci giri una lettera in cui la Banca comunica di avere deliberato la chiusura delle filiali senza passare dal tavolo del confronto con il sindacato».
Gli autonomi punzecchiano Panetta: «Lavora ancora per la Bce?»
Il sindacato indipendente Sibc ricorda che «nessuna Organizzazione sindacale è stata ancora ricevuta dal Governatore». Poi però prosegue non senza malizia: «Panetta è impegnato in conferenze pubbliche, o con le pendenze degli incarichi in Bce? Benissimo, ma dovrebbe aver capito che la Banca – su mille dossier scottanti – è rimasta “in pausa” per mesi in attesa del nuovo Governatore, e ora che il nuovo Governatore è arrivato, e sta dando dei segnali – la nomina della Vice Direttrice generale, l’invenzione del Segretario del Direttorio, l’accentramento su quest’ultimo di ruoli che riducono quelli dei capi dipartimento, le indiscrezioni contrastanti sulle chiusure nella rete territoriale, le dichiarazioni pubbliche (benemerite!) sulla crescita dei salari – occorre che venga chiarito ai comuni mortali che direzione vuole prendere la Banca. La lista dei temi scottanti è stranota: carriere, rete territoriale, rinnovi contrattuali scaduti, scivoli, previdenza, miglioramento dell’accordo sul lavoro da remoto, equità retributiva e di opportunità tra il personale: possiamo permetterci di aspettare all’infinito?».
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