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Risultati record per Stellantis, +11% dell’utile netto nel 2023. Tavares: «Gli impianti di Pomigliano e Mirafiori hanno un futuro»

15 Febbraio 2024 - 14:52 Alba Romano
L'amministratore delegato del gruppo punta a 1 milione di veicoli prodotti entro il 2030: «Per arrivarci avremo bisogno di tutte le fabbriche italiane»

«Voglio essere molto chiaro. Non ci sono trattative in corso con nessuno per una grossa operazione di fusione, sicuramente non con Renault. L’operazione con il gruppo francese è pura e semplice speculazione». A parlare è Carlo Tavares, amministratore delegato di Stellantis, a seguito dell’approvazione dei conti 2023 del gruppo automobilistico. L’azienda ha chiuso l’anno con un bilancio decisamente positivo: +11% l’utile netta e +6% i ricavi. Risultati record per Stellantis, che ha annunciato un premio medio di 2.112 euro a tutti i dipendenti italiani. Anche sul fronte della produzione, i dati sono più che soddisfacenti. Nel 2023 Stellantis ha prodotto in Italia 752mila veicoli, in aumento del +9,6% rispetto all’anno precedente, mentre la produzione dei componenti è cresciuta del +10,5%. «Abbiamo la capacità per raggiungere 1 milione di veicoli al 2030 e forse anche prima se la produzione continuerà a crescere del 10% l’anno», ha annunciato Tavares commentando i risultati record del gruppo e sottolineando che «il 63% della produzione italiana viene esportata».

Per quanto riguarda la concorrenza estera, in particolare delle aziende asiatiche, l’ad di Stellantis assicura di essere pronto: «Contro la Cina useremo tutte le competizioni che abbiamo, comprese quelle di Torino. Abbiamo bisogno dei migliori cervelli per sviluppare la tecnologia necessaria per combattere la concorrenza». Tavares ha quindi ricordato la creazione del laboratorio per le batterie del futuro già operativo nel capoluogo piemontese. Al di là dei risultati soddisfacenti per il 2023, il numero uno di Stellantis ha fornito nuovi dettagli anche sul rischio chiusura di alcuni impianti italiani paventato nei giorni scorsi. L’allarme sollevato da Tavares aveva causato preoccupazione sia tra i sindacati che nel governo, con il ministro Adolfo Urso che si era detto aperto all’ipotesi di un ingresso dello Stato nell’azionariato di Stellantis. Oggi, sull’onda dei buoni risultati economici del 2023, Tavares è sembrato decisamente più ottimista: «Per raggiungere l’obiettivo di un milione di veicoli abbiamo bisogno di tutti gli stabilimenti italiani, quindi c’è sicuramente un futuro per Pomigliano e per Mirafiori. Arrivano nuovi modelli, ma non posso dire ancora quali».

Foto di copertina: ANSA | La produzione di fugoni Stellantis ad Atessa, in Abruzzo (23 gennaio 2024)

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