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Chi sono gli operai morti nella strage del cantiere a Firenze. L’ipotesi su due senza permesso di soggiorno

17 Febbraio 2024 - 14:21 Redazione
Le vittime sono un uomo italiano e tre nordafricani. Ancora disperso un quarto operaio originario del Marocco

Sono Luigi Coclite, italiano di 60 anni, Mohamed Toukabri, tunisino di 54 anni, Mohamed El Farhane, marocchino 24 anni, e il suo connazionale Taoufik Haidar, 43 anni, gli operai morti nel crollo avvenuto nel cantiere per la costruzione di un punto vendita di un supermercato Esselunga nel quartiere Rifredi della periferia di Firenze. Ancora disperso, con flebili speranze di ritrovarlo vivo, il quarto operaio, anche lui marocchino, Bouzekri Rahimi. Sono invece originari della Romania i tre feriti. È ben delineato il profilo di Coclite, meno quello degli altri operai coinvolti nella strage. Mentre i primi accertamenti rivelano un giro di appalti e subappalti intorno al cantiere e un ruolo di Angelino Alfano nella ditta committente emergono alcuni dettagli sulle vittime.

Chi era Luigi Coclite

Luigi Coclite era nato nel 1964 a Teramo, ma da anni era residente n Toscana, precisamente a Collesalvetti in provincia di Livorno. Era specializzato nel lavoro con il calcestruzzo e nella gestione delle betoniere. Dopo 25 anni di matrimonio si era separato dalla moglie con cui aveva avuto una ditta insieme per un periodo. Ora lascia due figli, Lucrezia e Alessio, rispettivamente di 18 e 22 anni, che vivono a Vicarello con la madre Simona, che Coclite aveva conosciuto in Toscana. Tra le sue passioni c’erano quella per Mario Biondi e l’Inter. Apprezzato per la sua dedizione al lavoro e alla famiglia, era un pilastro nella comunità di Collesalvetti. Suo figlio Alessio gioca nella squadra locale di calcio, mentre Lucrezia ha una passione per la danza e lavora come volontaria presso la Misericordia di Vicarello. Viene descritto da chi lo conosce come una persona forte e gentile, come l’Abruzzo. Coclite si recava spesso nella regione natale per visitare i parenti e per andare in escursione sul massiccio del Gran Sasso.

Chi erano gli operai nordafricani

Sono meno precise le informazioni sugli altri operai. Secondo quanto riporta Rai News, Toufik Haidar, 43enne marocchino, era residente a Perugia, come confermato dalla sorella, recatasi in Toscana per il riconoscimento della salma. Sarebbero quindi Mohamed El Farhane, marocchino 24 anni, e il suo connazionale Taoufik Haidar, 43 anni, gli operai irregolari Italia. Pare, infatti che i due nordafricani non fossero regolarmente residenti in Italia, ma sprovvisti di permesso di soggiorno in corso di validità. Inoltre, secondo quanto riporta l’edizione fiorentina del Corriere della Sera, uno delle due vittime provenienti da Marocco avrebbe un precedente con la polizia, oltre ad aver ricevuto contestazione del reato di clandestinità.

In copertina: ANSA / CLAUDIO GIOVANNINI | Alcuni parenti delle vittime al Cantiere Esselunga di via Mariti a Firenze

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