In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
ATTUALITÀAutobusBergamoGiovaniIncidenti stradaliLombardiaMonopattiniSicurezza stradale

Travolto e ucciso dall’autobus un 19enne, la tragedia davanti agli amici: voleva prenderlo al volo trascinando il monopattino

18 Febbraio 2024 - 13:36 Redazione
Il giovane aveva inseguito il mezzo per prenderlo al volo. Con amici stava andando a fare colazione in centro

A Bergamo, un ragazzo di 19 anni è stato investito e ucciso da un autobus. Zaccaria Belatik stava inseguendo il mezzo in modo da riuscire a salire prima che partisse dalla fermata. Il ragazzo, italiano originario del Marocco e residente a Brembate, correva alla destra dell’autobus portando a mano un monopattino quando l’autista, non vedendolo, lo ha investito e trascinato per alcuni metri. La scena si è svolta di fronte agli occhi di due amici della vittima intorno alle 8.40 di stamattina 18 febbraio. Sul luogo dell’incidente è presto giunto il 118. Il personale medico ha tentato di rianimare il 19enne ma per lui non c’è stato nulla da fare. L’autista dell’autobus, un uomo di 55 anni, sotto shock, è stato trasportato in ambulanza all’ospedale. «Questo era il mio amico Zaccaria. Un bellissimo ragazzo. Cinque minuti prima stavamo ridendo insieme, poi…»

Come è stato investito Zaccaria Belatik a Bergamo

Così la dinamica è stata descritta Bergamo News, da uno degli amici, Youssine Olym, 17 anni di Torre Boldone. L’altro, lievemente ferito, è fuggito, si suppone poiché sprovvisto di documenti, per poi essere intercettato dalle forze dell’ordine. I tre si erano incontrati a Bergamo con l’intenzione di andare a Borgo Palazzo, quartiere centrale della città bassa, dove i tre volevano fare colazione assieme. Atteso invano il tram per diversi minuti, a piazzale Marconi, dove di fronte alla stazione, le linee tramviarie incrociano quelle del servizio automobilistico, gli amici hanno notato l’autobus Atb e in pochi istanti deciso di provare a prenderlo per risparmiare tempo. «Quando abbiamo visto il bus, lui è andato avanti per fermarlo, perché poteva fare più veloce. Poi è successo quel che è successo. Anche l’autista è stato male, poveretto», ha spiegato Olym. Pochi istanti sono anche quelli bastati alla tragedia per consumarsi, la cui dinamica è ancora in fase di ricostruzione da parte della squadra mobile dei carabinieri e della polizia locale, giunta sul luogo in pochi minuti.

In copertina: GOOGLE MAPS / Piazzale Marconi a Bergamo, come appariva nel settembre del 2018

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti