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Gli tolgono la patente perché positivo all’alcol test: «Ma era a piedi». Il caso denunciato dall’avvocato di Corona

19 Febbraio 2024 - 23:06 Ugo Milano
La storia del 40enne assistito dall'avvocato Ivano Chiesa punito dopo una cena prima ancora di mettersi al volante

Non era al volante della sua auto, ma i vigili di Como hanno deciso comunque di ritirargli la patente perché positivo all’alcol test. A denunciare la vicenda kafkiana è l’avvocato Ivano Chiesa, legale anche di Fabrizio Corona, che a Repubblica racconta come la vicenda sia iniziata lo scorso 30 novembre. Il 40enne assistito da Chiesa si trovava in compagnia di un’altra persona ed era appena uscito da un ristorante a Como: «Aveva parcheggiato in lievito di sosta tra viale Innocenzo e via Benzi e i vigili – spiega Chiesa – correttamente lo stavano multando per questo. Così i due amici si sono avvicinati per vedere cosa stesse succedendo. Gli agenti hanno sottoposto entrambi all’alcol test che per il mio cliente è risultato di poco superiore ai valori consentiti».

A quel punto gli agenti della Polizia locale hanno deciso di aggiungere alla multa anche il ritiro della patente, «nonostante il mio assistito non stesse guidando in quel momento, né fosse appena sceso dalla sua auto. Lo ripeto: era a piedi». Assieme al collega Gianmaria Fusetti, Chiesa consiglia al suo cliente di fare ricorso al Giudice di Pace, che accoglie il ricorso. Di riavere la patente però sembra non ci sia verso. Dopo la decisione del Giudice di pace, Chiesa spiega che l’uomo si è rivolto alla prefettura «per riprendere la patente, ma il personale si è opposto». In Prefettura chiedono un’ulteriore conferma, a cominciare dagli esami clinici che «accertassero l’attitudine alla guida del mio cliente». Chiesa risponde che «quella era un’omissione di atti d’ufficio e che li avrei denunciati». Ma i funzionari sono stati intransigenti: «Quella è la prassi», rispondono. La strada alternativa suggerita in Prefettura era di tornare dal giudice «per integrare il provvedimento di sospensione con una dichiarazione aggiuntiva che disponga la restituzione immediata del documento». Cosa che poi il Giudice di pace ha anche accettato di fare. Così la patente è tornata al suo proprietario, ma non è ancora detta l’ultima. Il prossimo 22 febbraio si terrà l’udienza di discussione.

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