Ekla Vasconi, la ristoratrice sotto attacco dopo “4 ristoranti”: «Ora temo per mio figlio»
Ekla Vasconi è la ristoratrice di Mantova finita sotto attacco sui social media dopo aver partecipato a 4 Ristoranti. Nello show condotto da Alessandro Borghese «forse sono stata troppo dura nei giudizi sui miei colleghi», dice oggi in un’intervista a Libero. Ma soprattutto «da allora gli hater mi perseguitano: insulti, minacce. Ho chiuso i miei profili social e ora temo per mio figlio». Vasconi se la prende con chi ha confezionato il programma: «Di carattere sono molto schietta e diretta. Non mi definisco però una persona arrogante. Ma in quel contesto è stato fatto risaltare il peggio di me. Riguardandomi, mi sono accorta di essere uscita per l’appunto come una persona molto arrogante». E questo perché «nel montaggio sono stati inseriti solo i miei commenti secchi, senza le spiegazioni che davo dopo. Questo ha fatto sì che il tutto risultasse molto più duro di quanto in effetti non lo fosse».
Lo zero
Se potesse tornare indietro, dice, «sicuramente non ridarei quello “zero” nella votazione finale che ho assegnato al collega concorrente». Perché «non lo meritava». Mentre dal giorno in cui è stata trasmessa la puntata, il 7 febbraio, «è stata una escalation di insulti e minacce. Un vero e proprio odio nei miei confronti e della mia famiglia, di una violenza inaudita». Vasconi racconta i commenti negativi: «Una delle frasi che mi ha particolarmente segnata è stata questa: “Prima o poi vado e le faccio passare le pene dell’inferno”. Sennò una che mi è arrivata fresca fresca oggi. “Rivedendo la puntata devo dire che è insopportabile ed inspiegabile che questa sciacquina maleducata abbia un marito. Che il marito sia così idiota da farla lavorare al ristorante e peggio da mandarla in tv. Spunto di riflessione: ha un figlio che a tale madre corrisponde ad un figlio sfigato e represso, piuttosto che il più stronzo dei bimbominchia, bullo e maleducato pari alla madre. La donnicciola si commenta da sola, ma il marito resta il personaggio più pietoso e di pupù a Mantova. Non mi rispondete, state zitti e basta. Più Sky manda in onda le repliche, più la merda che vi meritate moralmente vi invade. Cambiate città”».
Spaventata
Adesso, dice, «non essendo una persona abituata a tutta questa attenzione mediatica e a tutto questo odio, mi sono molto spaventata. Soprattutto i primi giorni. Ho avuto uno sconvolgimento psicologico e fisico. Non dormo più la notte. C’è sempre il pensiero che mi possano arrivare persone sotto casa e commettere gesti improbabili».
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