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Salvini frena ancora su Navalny: «Saranno i giudici a valutare come è morto». Lo smentisce la commissione Ue, e Calenda si arrabbia

Il portavoce di Bruxelles: «Non servono indagini penali per definire che cosa ha esattamente causato la sua morte»

«Siamo andati in piazza per chiedere chiarezza, quando c’è un morto e le condizioni in cui è morto non sono chiare è sempre importante. Del resto, lavoriamo per la fine di tutte le guerre», si esprime in termini a dir poco generici Matteo Salvini quando i conduttori di Rtl 102,5, che lo intervistavano a tutto campo questa mattina 20 febbraio, gli chiedono della morte di Alexei Navalny e della partecipazione della Lega, e in particolare di Andrea Crippa, alla fiaccolata di ieri a Roma. E quando gli chiedono, più nello specifico, se si sia fatta una sua idea su come sia morto il dissidente russo e sull’accusa di avvelenamento avanzata dalla moglie Yulia, Salvini prova a glissare: «Non mi sono fatto idee, come faccio a dirlo? Capisco la posizione della moglie, ma è giusto fare chiarezza. La chiarezza la fanno i medici e i giudici». Nessuna preoccupazione neppure dai fischi ricevuti da Crippa: «Tutte le fesserie sui legami con la Russia sono state archiviate».

La risposta della Ue

A replicare a parole particolarmente generiche non è solo la politica italiana. Persino il portavoce della Commissione europea ricorda al leader leghista che la posizione Ue è netta ed è stata sottoscritta anche dall’Italia: «La posizione dell’Ue sui dossier di politica estera, incluso quello relativo alla morte o all’assassinio di Navalny, è stata oggetto di una dichiarazione a 27. E vuol dire che è stata concordata anche dall’Italia», spiega Peter Stano, del servizio dei portavoce della Commissione Ue: «Non servono indagini penali per definire che cosa ha esattamente causato la sua morte», ha aggiunto, ricordando come l’oppositore sia stato oggetto «di continue intimidazioni».

La rabbia di Calenda

Non si fa attendere il tweet senza sconti di Carlo Calenda: «Adesso Salvini hai rotto le balle. 1) il giudizio dei magistrati di una dittatura non conta nulla. 2) ieri hai mandato i tuoi ad una manifestazione contro l’assassinio di Navalny. 3) dacci evidenza che l’accordo con Russia Unita è stato disdetto. 4) ora chiedo al mio ufficio studi di verificare uno per uno gli imprenditori che hanno finanziato la Lega che legami hanno con la Russia. 5) ricordati di querelarmi».

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