Conte ci riprova, dopo il salario minimo ecco un altro cavallo di battaglia: la settimana corta di lavoro – Il video
Non è andata benissimo con il salario minimo, Giuseppe Conte ci prova con un’altra battaglia, quella della settimana corta di lavoro. In una diretta Instagram ha spiegato che è arrivata nella commissione di merito della Camera una proposta di legge a sua prima firma (la numero 1000 della legislatura) per ridurre a 32 ore il lavoro settimanale in via sperimentale come già accaduto in altri 18 paesi al mondo. La proposta di Conte a differenza di quella sul salario minimo questa volta passa attraverso i tavoli della contrattazione sindacato-aziende, concedendo più flessibilità all’orario di lavoro in via appunto sperimentale per 2 o tre anni. In cambio Conte prevede una decontribuzione concessa ai datori di lavoro e per questo inserisce nella sua proposta un finanziamento statale da 250 milioni di euro l’anno per i primi tre anni. Secondo Conte la riduzione dell’orario di lavoro farebbe aumentare la produttività: cita a questo proposito il caso di Microsoft che in Giappone con la settimana corta avrebbe avuto un aumento di produttività del 50%. Infine Conte sostiene che con la settimana corta si ridurrebbe notevolmente l’inquinamento delle città, perché non dovendo andare a lavorare si userebbe meno l’auto.
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