«Senza di te la tv non è più la stessa». È la lettera di Luciana Littizzetto a Maurizio Costanzo il miglior pezzo di tv del 2024? – Il video
«Ciao Maurizio, o Maury come ti chiamano qui, o Costanzo come ti chiamano gli italiani. Te ne sei andato da un anno e da allora la tv non è più la stessa». Inizia così la lettera commovente di Luciana Littizzetto in ricordo del giornalista scomparso un anno fa, il 23 febbraio 2023. Ospite della serata Dedicato a Maurizio Costanzo andata in onda ieri sera su Canale 5, la comica ha voluto dedicare un suo contributo, rivelatosi particolarmente emozionante, davanti a Maria De Filippi e a tutto il teatro Parioli. «Tu sei stato la televisione, più della parabola, del telecomando o del tubo catodico. Sei stato l’invenzione, quello che prima non c’era, in tv c’è un avanti C e un dopo C, dove C sta per Costanzo. E sei stato il talk show, l’alto e il basso che si mescolano, le vite della gente che diventano storia», legge Littizzetto dalla sua ormai iconica letterina, sottolineando a più riprese il ruolo fondamentale che il giornalista ha ricoperto per decenni, riuscendo a individuare in modo unico i volti giusti per lo schermo. In primis, la stessa Littizzetto.
«Grazie per aver reso il nostro paese meno bigotto»
«Tu ti accorgevi, ci scrutavi e sgamavi quella scintilla che avevamo dentro, anche se era così piccola che nemmeno noi la vedevamo. Hai dato una chance anche a me, una piccola comica torinese agli inizi». Non ci ha pensato due volte, racconta, a cogliere quell’opportunità: «Nemmeno il tempo di riagganciare il telefono che ero già in stazione. Poi quei minuti in attesa passati davanti alla porta del tuo camerino insieme agli altri ospiti della puntata, tra politici, magistrati, scrittori, ballerine, giornalisti, scappati di casa, sembrava il bar di Guerre Stellari». E non nega «l’ansia» indescrivibile che provò in quel momento. Ma il ricordo e la gratitudine di Littizzetto non sono mosse solo dalle sue vesti di ex talento scoperto da Costanzo, ma anche di spettatrice. «Grazie per aver parlato di mafia in modo facile, limpido, che capissero tutti […]. E grazie per aver parlato in uno show di intrattenimento di omofobia, omosessuali, transgender, di aids, per aver abbassato il provincialismo bigotto della nostra nazione», conclude Littizzetto per poi volgere lo sguardo e ringraziare chi l’ha invitata: Maria De Filippi, conduttrice televisiva e moglie di Costanzo. Un ricordo che ha commosso tutto il teatro Parioli «in Roma»: la casa per decenni del giornalista.
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