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La truffa dei buoni pasto: indagati i vertici di Edenred Italia, sequestrati 20 milioni

21 Febbraio 2024 - 10:25 Redazione
poliziotto guardia di finanza no vax
poliziotto guardia di finanza no vax
A far partire le indagini è stata la denuncia di una società concorrente che aveva chiesto di svolgere una serie di accertamenti sulla gara

La Guardia di Finanza di Roma ha eseguito un sequestro dal valore di 20 milioni di euro a Edenred Italia, società operante nell’ambito dei servizi per imprese pubbliche e private, specializzata nei buoni pasto e ticket restaurant. La Procura di Roma fa sapere in una nota che il provvedimento è stato adottato a seguito di illeciti amministrativi collegati ai «reati di truffa ai danni dello Stato e turbata libertà degli incanti perpetrati», commessi da quattro dipendenti dell’azienda succedutisi nel tempo. I fatti, per cui sono stati indagati i vertici di Edenred, risalgono al periodo compreso tra il 2021 e il 2023. Le indagini sono state portate avanti dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Roma e hanno messo in luce presunte condotte fraudolente nella partecipazione a una gara per l’affidamento del servizio di buoni pasto per la Pubblica Amministrazione, del valore di 1.250.000.000 di euro.

La denuncia della società concorrente

In questo modo avrebbero favorito l’assegnazione illecita di quattro lotti per un valore complessivo di circa 580 milioni di euro alla società in questione. Secondo quanto sollevato dall’accusa, la società emittente dei buoni pasto avrebbe falsamente dichiarato l’equivalenza tra lo sconto offerto alla Pubblica Amministrazione e quello applicato agli esercizi convenzionati, violando le regole stabilite dalla legge di gara. Poi, tramite accordi paralleli, avrebbe retrocesso parte della commissione prevista agli esercizi convenzionati, applicando uno sconto maggiore rispetto a quello praticato alla Pubblica Amministrazione. Di fatto, sempre secondo l’accusa, una chiara violazione delle regole del bando. A far partire le indagini è stata la denuncia di una società concorrente che aveva chiesto di svolgere una serie di accertamenti sulla gara.

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