Torino, le accuse di molestie al ginecologo Silvio Viale: «Mi fece spogliare al centro della stanza, fu orribile»
«Mi fece spogliare al centro della stanza. Fu orribile. Non posso dimenticare il disagio». Comincia così la testimonianza di una delle donne che accusa il ginecologo ed esponente dei Radicali di Torino Silvio Viale. L’inchiesta penale parte dai racconti di quattro donne che lo accusano. «Sono stata una sua paziente e ricordo quanto mi mise a disagio la visita con lui», ricorda una donna interpellata dall’edizione torinese di Repubblica. A incidere fu soprattutto «il fatto che non avesse uno spazio dietro cui potersi cambiare. Mi spogliai in mezzo alla stanza dove sono stata visitata». Una visita che ricorda con amarezza: «Non ho avuto esperienze mediche peggiori di questa».
La perquisizione
Ieri intanto lo studio di Viale ha subito una perquisizione. Per ora le accuse riguardano solamente apprezzamenti e allusioni. Gli investigatori sono entrati nello studio di via Bertholleth e hanno acquisito cartelle cliniche, documenti, computer e telefoni cellulari. Che dovranno ora essere messi a confronto con le dichiarazioni delle ragazze. Che sono arrivate a Viale attraverso il sito miodottore.it. Dove Viale poteva contare su tante recensioni a 5 stelle, ora al vaglio della magistratura. «Il medico delle donne», recitava il suo slogan. Intanto Viale si è autosospeso dall’ospedale Sant’Anna di Torino, dove era dirigente medico di ostetricia e ginecologia. Mentre alcune colleghe di viale In Sala Rossa lo hanno accusato anche di violenza verbale e maleducazione.