Il guru consiglia tisane e meditazione per curare il tumore, ma il giudice lo assolve
Vincenzo Paolo Bendinelli, «guru» del centro olistico Anidra di Genova, era stato condannato in primo grado per la morte di Roberta Repetto. Alla donna fu tolto un neo senza anestesia su un tavolo da cucina. E morì due anni dopo mentre veniva curata con tisane e meditazione. La corte d’appello ha ribaltato la sentenza di primo grado, assolvendo Bobby «perché il fatto non sussiste». Bendinelli era a processo per omicidio volontario con dolo. In primo grado erano cadute le accuse di violenza sessuale e circonvenzione di incapace. I giudici hanno invece condannato Paolo Oneda, il medico che ha asportato il neo e che era tra i referenti del centro. Secondo i togati c’è stata negligenza.
Vincenzo Paolo Bendinelli
Il centro Anidra, che viene usato anche come location di matrimoni ed agriturismo, è stato venduto all’asta un anno fa per 220 mila euro. L’acquirente oggi resta sconosciuto. Assolta anche Paola Dora, compagna del medico. L’inchiesta era partita nel 2020, dopo la morte di Repetto all’ospedale San Martino di Genova. Il suo corpo era invaso dalle metastasi di un melanoma. Rilevato per la prima volta proprio in ospedale. All’epoca nessun esame istologico era stato eseguito. La donna aveva cominciato ad avere dolori, e Bendinelli le aveva consigliato di curarsi con tisane e meditazione. Oppure con le immersioni purificatrici in un fiume vicino al centro. Le indagini si erano incrociate con un presunto caso di plagio ai danni di una ragazza, costretta ad avere rapporti sessuali con Bendinelli e altri del centro. Teresa Cuzzolin di Anidra invece è a processo per aver estorto proprio a Repetto decine di migliaia di euro.