L’ex suora che accusa il gesuita Rupnik: «Mi ha proposto un rapporto a tre»
Gloria Branciani, 59 anni, è stata una suora. Oggi è una delle donne che accusa Marko Rupnik, ex gesuita sloveno e mosaicista, di abusi sessuali. Rupnik è stato cacciato dai gesuiti nel giugno 2023. Prima, aveva un rapporto con Papa Francesco. Che però ha voluto per lui un processo. Con Branciani c’era Mirjam Kovac, slovena ed ex componente anche lei della Comunità di Loyola di Lubiana. L’ex suora, racconta oggi Repubblica, ha ripercorso il suo legame con Rupnik, nato quando era una studentessa di medicina. E la sua rottura, datata 1993. «Sono scappata perché volevo morire», ha spiegato. Rupnik, ha accusato Branciani, l’ha plagiata costringendola a subire attenzioni sessuali sempre più spinte. Fino a trascinarla nei cinema porno di Roma e farle perdere la verginità.
«A immagine della trinità»
Durante le violenze per giustificarle portava argomenti mistici. La gonna veniva sollevata per imitare la Madonna, mentre i baci erano quelli che si danno sull’altare. Infine, anche la proposta di un rapporto a tre «a immagine della Trinità». Branciani ha raccontato di aver provato a denunciare il prete, che però veniva sempre protetto dalle gerarchie. Mentre Papa Francesco «forse non era nemmeno a conoscenza dei fatti avvenuti». Kovac invece ha spiegato che 20 religiose su 41 della Comunità hanno accusato Rupnik di molestie. Con lei l’avvocata Laura Sgrò e Anne Barrett Doyle di BishopAccountability.org, un’organizzazione che documenta gli abusi del clero. Branciani ha detto di aver denunciato «senza nessun desiderio di rivalsa personale». Perché «io mi sono perdonata e ho perdonato Rupnik molti anni fa, altrimenti non sarei andata avanti con la mia vita: ma mi attendo un riconoscimento pubblico dalle autorità ecclesiastiche per tutto il male che io e altre abbiamo subito».
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