La patata, il cecatiello, il fagiolo quarantino: tutte le sagre di Vincenzo De Luca
C’è la festa del fagiolo quarantino e della patata della Piana del Dragone, sovvenzionata con 150 mila euro. La sagra dello Scazziatello Acquarese, a cui vanno 40 mila euro. Ma anche la festa della madonna delle galline, che se ne prende 130 mila. Sono i soldi che la Regione Campania spende attraverso i fondi di coesione, rievocati dalla premier Giorgia Meloni nella sua risposta a Vincenzo De Luca. Oggi li ricorda Libero Quotidiano, che ricorda en passant anche l’edizione invernale di Pulcinellamente, la grotta di Briganti e Cacio e così via. Tutte spese giustificate: sponsorizzare il caciocavallo, spiega l’Ente, serve a «valorizzare il territorio e la sua specificità per preservarne la valenza storico-culturale ed economica e far conoscere il sistema ecosostenibile della transumanza».
E allora ecco i contributi: 31 mila e 800 euro a Grotta, Briganti e Cacio. 70 mila alla sagra della castagna e del fungo porcino di Roccamonfina. 40 mila alla sagra del cecatiello, un evento che vede ogni anno i turisti invadere Paupisi. Poi ci sono i quasi 40 mila alla sagra della castagna di Montella, i 50 mila alla sagra dell’uva e i 70 mila alla sagra del mare di Procida. Mentre la festa dell’uva di Solopaca se ne prende 130 mila, che ha «un’origine religioso-propiziatoria nella tradizione della viticultura antica». La festa del caciocavallo podolico e della transumanza se ne prende 25 mila mentre “Sciantose e gagà: la storia che tesse uno stile” arriva alla bella somma di 400 mila euro. In ultimo sono bastati appena 800 mila euro per la festa dello scudetto del Napoli. Il governatore ha chiesto lo sblocco di 5,9 miliardi al governo Meloni. Ma il ministro Raffaele Fitto pretende prima di sapere come verranno spesi i fondi.
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