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Mahmood, Fabri Fibra, Cor Veleno e tutte le nuove uscite musicali italiane: le recensioni

25 Febbraio 2024 - 09:28 Gabriele Fazio
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Fabri Fibra feat. Emma e Baby Gang – In Italia 2024

Forse dovremmo preoccuparci del fatto che ben sedici anni dopo l’uscita di In Italia, uno dei brani cult del repertorio di Fabri Fibra, la descrizione del nostro Paese attraverso il suo caleidoscopio fatto di barre sempre precise e pungenti, non sia affatto migliorata, anzi, se è il caso specchiarci in questo pezzo geniale è quasi peggio, è quasi ancor più doloroso. È evidente che non stiamo invecchiando benissimo, tant’è che da Gianna Nannini siamo passati ad Emma che, con tutto il rispetto che possiamo portare ad un’artista in felice evoluzione, ancora abita un altro sistema solare. Tant’è che Fibra ci tiene anche a dipingere la superficialità di questa nuova Italia inserendo anche il featuring di Baby Gang, che di un certo tipo di leggerezza, di spessore musicale infinitesimale, ahilui, ahinoi, è testimone plastico, con la sua idea di testo griffata e, solitamente, piuttosto noiosa, ma che calibrata in questa nuova versione del pezzo, chiaramente rispolverata nelle sonorità, risulta utile come contraltare all’analisi spietata, adulta, di Fabri Fibra, la cui visione, come artista, è ancora una luce per chiunque ascolti. Grazie assai.   

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Fabri Fibra feat. Emma e Baby Gang – In Italia 2024

Forse dovremmo preoccuparci del fatto che ben sedici anni dopo l’uscita di In Italia, uno dei brani cult del repertorio di Fabri Fibra, la descrizione del nostro Paese attraverso il suo caleidoscopio fatto di barre sempre precise e pungenti, non sia affatto migliorata, anzi, se è il caso specchiarci in questo pezzo geniale è quasi peggio, è quasi ancor più doloroso. È evidente che non stiamo invecchiando benissimo, tant’è che da Gianna Nannini siamo passati ad Emma che, con tutto il rispetto che possiamo portare ad un’artista in felice evoluzione, ancora abita un altro sistema solare. Tant’è che Fibra ci tiene anche a dipingere la superficialità di questa nuova Italia inserendo anche il featuring di Baby Gang, che di un certo tipo di leggerezza, di spessore musicale infinitesimale, ahilui, ahinoi, è testimone plastico, con la sua idea di testo griffata e, solitamente, piuttosto noiosa, ma che calibrata in questa nuova versione del pezzo, chiaramente rispolverata nelle sonorità, risulta utile come contraltare all’analisi spietata, adulta, di Fabri Fibra, la cui visione, come artista, è ancora una luce per chiunque ascolti. Grazie assai.   

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