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Al pre-test di Burioni quasi tutti bocciati, scoppia il caso: «Conoscete un avvocato?». La reazione del virologo

27 Febbraio 2024 - 22:18 Ugo Milano
«L'università funziona così - dice il virologo - l'esame si può non studiare, ma poi si capisce come si fa e si va avanti»

Da 10 anni Roberto Burioni organizza una preselezione per i suoi esami all’Università San Raffaele. Ma dopo il primo tentativo alla facoltà di Medicina, il virologo è finito sotto accusa per aver bocciato quasi tutti i candidati. Su 408 studenti, solo 10 avrebbero risposto correttamente alle domande e quindi solo loro hanno avuto diritto ad accedere all’esame. Un disastro che ha scatenato durissime polemiche, soprattutto dopo che una studentessa ha denunciato su TikTok, poi rimosso, quanto fosse pesante quella situazione di fortissima pressione.

La denuncia su TikTok

In un primo video, poi rimosso, la studentessa diceva: «Non credo che sia normale che un esame lo possano passare così poche persone, anche perché è un esame che tutti hanno studiato con così tanta foga. Ovviamente non è che tutti quanti gli esami di medicina sono così, però è importante parlarne perché non credo che sia giusto. Vi assicuro che non hanno passato l’esame persone che sono stra-studiose e stra-dedicate, che prendono sempre 30 o 30 e lode, che passano tutti gli esami: quindi non credo che non abbiamo studiato». Cancellato quel primo video, la studentessa ne ha pubblicato un altro, racconta il Corriere della Sera, in cui chiedeva aiuto ai colleghi per trovare un modo per appellarsi al codice etico dell’università e se conoscevano un avvocato che volesse interessarsi al caso.

La prova

La prova organizzata da Burioni prevedeva otto domande a scelta multipla a cui rispondere in un quarto d’ora. In un messaggio agli studenti, il docente ha spiegato come sono andate le cose: solo 10 avevano risposto correttamente a tutte le domande. «50 hanno risposto correttamente a 7 domande, 67 hanno risposto correttamente a 6 domande, 54 hanno risposto correttamente a 5 domande, 72 hanno risposto correttamente a 4 domande, 59 hanno risposto correttamente a 3 domande, 50 hanno risposto correttamente a 2 domande; 37 hanno risposto correttamente a 1 domanda; 9 hanno risposto in maniera errata a tutte le domande. La percentuale di risposte esatte alle singole domande (nell’ordine in cui le trovate nel sito) è stata Domanda 1: 83% Domanda 2: 38% Domanda 3: 37% Domanda 4: 56% Domanda 5: 60% Domanda 6: 39% Domanda 7: 56% Domanda 8: 49% Faccio notare che il 17% dei partecipanti a questo appello ignorava l’agente eziologico della scarlattina e che il 44% non ha saputo indicare come fare una diagnosi di influenza».

La reazione di Burioni

Un po’ stupito per le polemiche, Burioni ha poi spiegato al Messaggero: «Microbiologia è una materia di esame del primo appello: gli studenti che studiano lo superano brillantemente». Burioni poi assicura: «Per loro è il primo appello, sono sicuro che studieranno e poi lo supereranno con ottimi voti. Almeno ora c’è la prova che da noi i voti non li regaliamo». All’esordio del pre-test 10 anni fa, c’è chi ricorda come Burioni non salvò neanche un candidato. «Bisogna mettersi nei panni di un ragazzo, dopo l’esame si è amareggiati», ha aggiunto. Lui stesso ricorda quando era studente alla Cattolica: «Mi hanno bocciato a oculistica. Poi ho studiato e l’ho passato. L’università funziona così: l’esame si può non studiare, ma poi si capisce come si fa e si va avanti. Di certo, se uno sa le cose necessarie per fare il medico è promosso, se però non le sa, non è una tragedia: se gli studenti fossero tutti preparati, io sarei disoccupato».

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