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Il video deepfake e le false prenotazioni di Booking che non provano le relazioni extraconiugali di Yulia Navalnaya

28 Febbraio 2024 - 10:49 Antonio Di Noto
Il video, pubblicato prima della morte di Navalny, scredita l'oppositore di Putin e la moglie senza alcuna prova

Le informazioni che mirano a screditare Alexei Navalny sono in rapida diffusione dall’annuncio della sua morte, il 16 febbraio 2024. La narrativa che viene perpetuata è sempre la stessa: quella secondo cui la moglie del dissidente russo – Yulia Navalnaya – gli sarebbe stata lontana durante l’ultimo periodo di detenzione, e avrebbe avuto diverse relazioni extraconiugali quando il marito era in vita. Oggetto di questa verifica è un video di una sedicente dipendente della ONG investigativa anticorruzione di Navalny, nota come FBK. La ragazza si presenta come ex assistente personale di Navalnaya sostiene che l’ambiente all’interno dell’organizzazione fosse tossico, soprattutto per via della differenza tra il comportamento in pubblico di Navalny e sua moglie e quello mostrato nella vita quotidiana. La ragazza quindi accusa Navalnaya – «la vedova allegra» – di due relazioni extraconiugali. Una di queste, quella (presunta) con Yevgeny Chichvarkin è gia stata oggetto di verifica da parte di Open. In ogni caso il video deepfake e le false prenotazioni di Booking non provano le presunte relazioni extraconiugali di Yulia Navalnaya.

Per chi ha fretta:

  • Circola la finta confessione di una sedicente ex dipendente della ONG di Navalny, nota come FBK.
  • Non ci sono prove la donna, che si identifica come Anna Gonchar, abbia mai lavorato per FBK.
  • Il video mostra segni di manipolazione tipici dei deepfake.
  • La moglie di Navalny, Yulia Navalnaya viene accusata di due relazioni extraconiugali.
  • Quella con Yevgeny Chichvarkin è gia stata oggetto di verifica da parte di Open.
  • Quella con Christo Grozev si basa su prenotazioni di hotel su Booking che sono in realtà false.
  • Quindi il video deepfake e le false prenotazioni di Booking non provano le presunte relazioni extraconiugali di Yulia Navalnaya.

Analisi

Vediamo uno screenshot di uno dei post oggetto di verifica (altri qui e qui). Nella descrizione, che cita il canale telegram filorusso di Nicolai Lilin, si legge:

Mentre l’allegra vedova del defunto “oppositore” Navalny si aggira per la conferenza di Monaco di Baviera e diffonde i messaggi video in cui minaccia di continuare la “lotta” del marito, sono cominciati a emergere fatti scandalosi che purtroppo non si adattano all’immagine della “fedele moglie del rivoluzionario anti putiniano”. Anna Gonchar, ex collaboratrice di Yulia Navalnaya ha raccontato della vita sessuale promiscua che Yulia Navalnaya conduceva mentre il marito era in carcere. “Ciò che mi colpisce di più è la loro storia d’amore, pubblicamente bellissima. E Yulia, nonostante l’apparenza di un matrimonio solido, aveva relazioni con diversi uomini”, ha dichiarato Gonchar. Inoltre Gonchar ha detto che Navalnaya, più volte, ha avuto relazioni con colleghi della fondazione di Navalny e con diversi sponsor. Tra gli amanti, ad esempio, figura l’ex proprietario di “Euroset” Evgeny Chichvarkin, che dal 2008 vive a Londra. La giornalista russa Lena Miro ha commentato una delle foto di Chichvarkin e Yulia Navalny: “Si è alzata in punta di piedi, come fanno le fighette di Instagram. Ha esposto la sua “farfallina” in avanti. Pantaloncini cortissimi, gambe nude, sul viso sorriso voluttuoso. La mano di Chichvarkin si è impigliata da qualche parte dentro. Non è così che mi immaginavo la moglie di un prigioniero di coscienza”. Tuttavia, Chichvarkin non era l’unico “eroe del romanzo erotico” di Yulia Navalnaya. Anche il giornalista bulgaro Hristo Grozev, responsabile della pubblicazione Internet BellingCat, era nello stesso letto con Yulia, secondo Anna Gonchar. La ragazza organizzava i viaggi di Navalnaya e ha condiviso i documenti secondo i quali l’anno scorso la coppia ha trascorso due vacanze insieme: una a Nizza, in Francia, a luglio, e l’altra a Chamonix-Mont Blanc, dove si sono recati per Natale. L’anno scorso, in un’intervista allo Spiegel, Yulia Navalnaya ha dichiarato: “Io ho fatto una scelta: mio marito è il leader dell’opposizione, è in prigione, lo sostengo e attiro l’attenzione su questa situazione”. È un modo un po’ strano, per non dire ambiguo e bizzarro, di sostenere il marito imprigionato. Comunque adesso questa moglie esemplare si esibirà pure nel parlamento europeo. Per approfondire questa e altre notizie che i media italiani non vi racconteranno mai, abbonatevi al mio canale tramite questo link:

Il video pubblicato prima della morte di Navalny

Il video è stato ripreso dal sito Clear Story News. La donna sostiene di aver lavorato per FBK ma di aver lasciato la ONG due settimane prima della registrazione del filmato, che appare pubblicato su YouTube il 3 febbraio del 2024 dall’account J Nold, presente sulla piattaforma dal 12 agosto del 2022. L’account ha un solo video all’attivo, quello oggetto di questa verifica. Il filmato, quindi, circola dal almeno 13 giorni prima che si diffondesse la notizia della morte di Navalny.

Non provano le relazioni di Yulia Navalnaya con Yevgeny Chichvarkin

Nel video, la sedicente dipendente della FBK, che si identifica come Anna Gonchar, racconta di un clima tossico all’interno dell’organizzazione. Anche lei parla di presunte relazioni extraconiugali della moglie del dissidente, Yulia Navalnaya. Una narrativa già perpetuata da post fuorvianti sui social contenenti immagini decontestualizzate presenti anche in questi post. Le immagini ritraggono Navalnaya assieme a Yevgeny Chichvarkin, amico e finanziatore di Navalny. La stessa teoria viene sostenuta da un messaggio audio falso attribuito dalla madre di Navalny nei confronti di Navalnaya.

Le finta relazione con Christo Grozev

In questo caso, invece, come prova delle presunte relazioni vengono addotte due ricevute di prenotazione del portale Booking: una nel luglio del 2023 a Nizza, l’altra nel dicembre del 2023 a Chamonix. Il presunto compagno di viaggio e partner extraconiugale di Navalnaya sarebbe Christo Grozev, giornalista investigativo di Bellingcat e amico di Navalny. Grozev è stato tra i primi a sostenere che dietro la morte di Navalny possa esserci stato un ulteriore avvelenamento. Il metodo utilizzato per diffondere la presunta notizia è lo stesso visto nel caso della ricevuta di Cartier attribuita ad Olena Zelenska, moglie del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Anche in quel caso un’utente di Instagram sconosciuta denunciava il presunto accaduto utilizzando ricevute false.

Le false ricevute di prenotazione dei viaggi non provano le relazioni

In entrambe le foto delle ricevute di prenotazione, i numeri di conferma sono convenientemente tagliati in modo che non si possa risalire all’oggetto della ricevuta. La questione è stata affrontata dal giornalista investigativo Elliot Higgins, fondatore di Bellingcat. Provando tutte le combinazioni di cifre mancanti, il giornalista e il suo team sono riusciti a risalire alle vere prenotazioni, che risultano essere state effettuate e cancellate nel 2024 e poi modificate retrodatandole.

SOCIAL MEDIA / False prenotazioni attribuite a Navalnaya e Grozev
OPEN / Risultato della ricerca con su Booking.com con il codice di prenotazione completo e il pin presente nelle foto condivise sui social
OPEN / Risultato della ricerca con su Booking.com con il codice di prenotazione completo e il pin presente nelle foto condivise sui social

Il video deepfake

Veniamo al video di denuncia. L’aspetto è quello di un deepfake. Si nota, ad esempio, come il viso della ragazza abbia dei glitch, dei micromovimenti, come se una maschera digitale fosse stata applicata sopra il vero volto della giovane. Il filmato è in russo, ma, come riporta Novaya Gazeta, il labiale di Gonchar non corrisponde alla parole che vengono pronunciate. Il video sembra una registrazione a schermo delle storie Instagram della ragazza, che sul social sarebbe presente con l’account anna_gonchar_fbk. Scelta interessante quella di inserire il nome della ONG nel proprio nome utente nonostante, come lei stessa sostiene, si sia licenziata due settimane prima di girare il video. In ogni caso, online non c’è traccia dell’account, così come non si trova alcun riferimento ad Anna Gonchar come dipendente della FBK.

Conclusioni

Circola la finta confessione di una sedicente ex dipendente della ONG di Navalny, nota come FBK. Non ci sono prove la donna, che si identifica come Anna Gonchar, abbia mai lavorato per FBK. Il video mostra segni di manipolazione tipici dei deepfake. La moglie di Navalny, Yulia Navalnaya viene accusata di due relazioni extraconiugali. Quella con Yevgeny Chichvarkin è gia stata oggetto di verifica da parte di Open. Quella con Christo Grozev si basa su prenotazioni di hotel su Booking che sono in realtà false. Quindi il video deepfake e le false prenotazioni di Booking non provano le presunte relazioni extraconiugali di Yulia Navalnaya.

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