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Al Parlamento europeo si sono arrabbiati con Amazon: levati 14 badge ai lobbisti del colosso digitale

28 Febbraio 2024 - 17:50 Redazione
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La big tech ha rifiutato di partecipare in una commissione sulle condizioni di lavoro nei suoi magazzini. Da qui la scelta di Bruxelles. La reazione: «Delusi dalla decisione, disponibili a un confronto»

Il Parlamento Europeo ha revocato, fino a nuovo ordine, 14 badge che consentivano l’accesso a lungo termine alle sue sedi di altrettanti rappresentanti di Amazon. A informare la stampa è stato Dragos Pislaru, presidente della commissione Empl. Cosa è successo? Il colosso dell’e-commerce ha rifiutato di partecipare alle audizioni in una commissione sulle condizioni di lavoro nei suoi magazzini.

«Siamo molto delusi da questa decisione, perché vogliamo impegnarci in modo costruttivo con i responsabili politici. In qualità di azienda attiva nell’Unione Europea da oltre 25 anni e con più di 150.000 dipendenti a tempo indeterminato, prendiamo molto sul serio il nostro impegno con i decisori politici a Bruxelles e in tutta Europa», spiega in una dichiarazione ufficiale Amazon. «Il nostro impegno continua nonostante questa decisione. Amazon partecipa regolarmente alle attività organizzate dal Parlamento europeo e da altre istituzioni dell’Ue, comprese le audizioni parlamentari, e continua a impegnarsi a partecipare a un dialogo equilibrato e costruttivo sulle questioni che riguardano i cittadini europei. Abbiamo ripetutamente espresso la nostra disponibilità a confrontarci con i membri della Commissione per l’occupazione e gli affari sociali e in diverse occasioni li abbiamo invitati a visitare le nostre strutture. L’invito è ancora valido e saremmo lieti di avere l’opportunità di mostrare gli investimenti che abbiamo fatto per garantire che i nostri ambienti di lavoro siano moderni, inclusivi e sicuri», conclude il comunicato.

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