Torino, assalto alla volante della polizia: fermate 5 antagoniste. Mattarella: «Vicinanza agli agenti aggrediti» – Il video
Cinque antagoniste sono state fermate e identificate dalla polizia durante il parapiglia scoppiato davanti alla Questura di Torino, dove un’auto della polizia è stata assalita per impedire il trasferimento di un migrante in un centro di espulsione. Le cinque donne sono state rilasciate e sono indagate per resistenza a pubblico ufficiale. Un agente di polizia è rimasto ferito. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiamato il capo della Polizia per essere informato di quanto avvenuto e per esprimere solidarietà agli agenti aggrediti. Mattarella ha inoltre ribadito fiducia e vicinanza nei confronti della Polizia. Subito dopo il presidente ha sentito il ministro Piantedosi. Il ministro ha parlato di «inaccettabile atto di violenza» nei confronti della Polizia, «sintomatico del clima di veleno e sospetto a cui sono sottoposti in questi giorni le forze dell’ordine e la Polizia, a cui va la mia solidarietà e vicinanza».
Un gruppo di 50 persone, autonomi dei centri sociali e anarchici, hanno circondato una volante della polizia con l’intenzione di liberare un uomo di origini marocchine che doveva essere trasferito in un centro di rimpatrio prima dell’estradizione. L’uomo era stato fermato lunedì sera per aver imbrattato le pareti del sottopasso in corso Grosseto con delle scritte ingiuriose. In giornata era stato portato nella sede dell’Asl di via Farinelli, dove una decina di antagonisti aveva fatto irruzione in segno di protesta. La vettura è stata presa a calci e pugni, mentre qualcuno provava ad aprire le portiere, poi l’uomo è stato riportato negli uffici della questura. Dopo i fermi effettuati dagli agenti, gli anarchici si sono quindi riuniti in un piccolo corteo che si è mosso verso piazza XVIII dicembre. Nel tragitto, sono state danneggiate alcune auto in transito.
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«Esprimo la mia ferma e totale condanna per quanto avvenuto oggi a Torino dove decine di autonomi dei centri sociali hanno circondato un’auto della polizia aggredendo con calci e pugni la volante e gli agenti per cercare di liberare un uomo di origini marocchine che doveva essere accompagnato a un centro di rimpatrio», ha dichiarato il presidente del Senato, Ignazio La Russa. «Mi auguro che i responsabili di questa violenza inaudita possano essere presto individuati e nel rivolgere i miei affettuosi auguri di pronta guarigione all’agente rimasto ferito, rinnovo alle donne e agli uomini delle Forze dell’ordine la mia profonda gratitudine».
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