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«Così il prof mi metteva le mani sul sedere durante le autopsie»

01 Marzo 2024 - 08:12 Alba Romano
giancarlo di vella violenza sessuale università torino
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Le testimonianze contro Gianfranco Di Vella nell'indagine di Torino

Undici studentesse dell’università di Torino accusano Giancarlo Di Vella, ex direttore della scuola di specializzazione di medicina legale. Lui è indagato per violenza sessuale, molestie e stalking. Nessuna delle studentesse lo ha però querelato. Perché secondo l’accusa lui le avrebbe intimidite. Lui invece si è difeso sostenendo di essere espansivo in quanto meridionale. Cinque allieve hanno raccontato di essere state costrette a subire atti sessuali mediante l’abuso di autorità. La prima ha raccontato: «Sono stata spinta contro un armadio, afferrata da dietro, baciata quasi sulla bocca». Una specializzanda è stata stretta da dietro all’altezza del seno con la scusa di legarle il camice. Una seconda dottoressa ha denunciato che il professore le avrebbe messo una mano sui glutei e un’altra sulle parti intime.

Le testimonianze

Una terza avrebbe ricevuto una manata sulla coscia. Altre hanno sopportato carezze sulle braccia mentre Di Vella parlava di sesso. E ancora, massaggi e grattini fino all’abitudine di mettere le mani sui fianchi: anche durante le autopsie, quando il camice lasciava scoperta la schiena. Alcune di loro hanno fotografato e filmato il professore e consegnato le tracce agli inquirenti. Poi ci sono i commenti a sfondo sessuali, compresi gli apprezzamenti sui perizomi e gli inviti a indossare biancheria provocante.

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