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Il Codacons scrive a Fabio Fazio, la lettera con le 7 domande da fare a Chiara Ferragni

02 Marzo 2024 - 13:08 Ugo Milano
L'associazione dei consumatori prova a suggerire al conduttore di Che tempo che fa che cosa chiedere all'influencer, ospite della puntata di domenica 3 marzo

Dopo la sconfitta al Tar del Lazio, che ha respinto il ricorso contro la partecipazione di Chiara Ferragni a Che tempo che fa, il Codacons prova a suggerire a Fabio Fazio le domande da fare all’influencer. Alla vigilia dell’intervista nella puntata di domenica 3 marzo sul Nove, il Codacons ha mandato una lettera al conduttore in cui indica che cosa dovrebbe chiedere Fazio a Ferragni. Si tratta di sette domande, che spaziano dal caso Balocco alle accuse di follower acquistati. «Ci rivolgiamo al conduttore certi che avrà già considerato ogni aspetto connesso alla delicatissima scelta di invitare un ospite come Chiara Ferragni – scrive il Codacons – oggi al centro di un vortice giudiziario e mediatico che impone cautele e attenzioni nel rispetto del ruolo che è proprio ad un conduttore. Proprio per scongiurare i timori esternati dai giudici del Tar Lazio, si chiede di proporre alcune specifiche domande alla sig.ra Ferragni».

Le 7 domande del Codacons

  1. è vero che nei suoi profili non è da escludersi a priori l’esistenza di follower che lei ha comprato?
  2. Perché per un periodo ha limitato i suoi profili impedendo la libertà di commento, e si leggevano solo quelli positivi?
  3. È vero che ha chiesto di bloccare il profilo di una ragazza che l’ha criticata? Se si, perché?
  4. In moltissimi momenti e post è vero che vestiva i suoi figli con le linee di abbigliamento Ferragni a lei riconducibili? Secondo Lei faceva pubblicità in quel momento?
  5. Sul pandoro Balocco, ritiene che il contenuto del cartiglio faceva pensare all’acquirente che il ricavato andasse in favore dei bimbi malati? O comunque è in grado di escludere a priori questa possibilità?
  6. Lei ha sostenuto nell’intervista al Corriere della Sera che se si rende pubblica la beneficenza fatta si crea un “effetto emulativo”. Perchè allora nel contratto con Balocco per il pandoro “Pink Christmas” ha fatto inserire l’obbligo di non comunicare in alcun modo all’esterno la notizia sulla donazione?
  7. perché, subito dopo lo scoppio della vicenda Balocco, sono stati cancellati dai suoi profili social i post sulle uova di Pasqua, anch’esse vendute per beneficenza e finite al centro dell’inchiesta della Procura?”

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