Antonio Tajani e Food for Gaza: «Vi racconto gli aiuti umanitari dell’Italia alla popolazione palestinese»
Il governo italiano promuoverà una nuova iniziativa umanitaria per aiutare la popolazione civile palestinese. Lo annuncia oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista a La Stampa. «Inviterò alla Farnesina tutti gli attori del polo delle Nazioni Unite a Roma», fa sapere il vicepremier, il quale anticipa anche che lo slogan dell’iniziativa potrebbe essere “Food for Gaza”: «La situazione è molto complessa, ma non dobbiamo arrenderci. Hamas non ha dato le informazioni richieste sugli ostaggi. Spero che Qatar, Egitto e Stati Uniti riescano a convincere le parti ad un cessate il fuoco entro l’inizio del Ramadan».
Due popoli, due stati
Tajani dice che l’obiettivo strategico dell’Italia «è la formula “due popoli, due Stati”, in cui Israele riesca ad essere riconosciuto in sicurezza dal mondo arabo e i palestinesi possano avere una loro realtà istituzionale. Adesso il cessate il fuoco dovrà essere accompagnato dalla liberazione di tutti gli ostaggi israeliani. E’ essenziale all’obiettivo di far arrivare nei Territori tutti gli aiuti di cui c’è bisogno, molti di più di più di quelli che si possono distribuire con il lancio di pacchi di cibo dagli aerei». Intanto il conflitto inaugurato dall’attacco di Hamas del 7 ottobre è arrivato a 30 mila morti: «Nessun governo o organismo internazionale è al momento in grado di confermare o smentire tutto ciò. Ma ricordo: questo ciclo di violenza è stato innescato da Hamas, che continua a farsi scudo della popolazione palestinese e tiene in ostaggio più di cento israeliani».
Che fare
Da qui l’idea degli aiuti umanitari: «In queste ore sto organizzando una riunione con tutte le organizzazioni umanitarie presenti in Italia per coordinarci. Il direttore generale della Fao Qu Dongyu in questi giorni è in Medio Oriente. Mi rivolgerò anche alla direttrice del Programma alimentare mondiale Cindy McCain e a molti altri. L’idea è quella di un tavolo per la pace anche per riprendere appena possibile le attività di cooperazione sospese. Rafforzando anche i controlli per contrastare la possibilità che i fondi italiani vengano utilizzati a fini terroristici». E nel dettaglio: «L’Italia ha stanziato 10 milioni di euro a dicembre, ce ne saranno altrettanti. Li abbiamo dati a Fao, a Mezzaluna rossa e altri organismi umanitari. Cercheremo anche di accogliere in Italia altri bambini palestinesi oltre ai cento già assistiti, ma anche questo è complicato. Alcuni dei feriti sono stati operati a bordo della nave ospedale Vulcano, attraccata vicino Rafah».
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