Paul Haggis, la procura di Brindisi chiede l’archiviazione per il regista accusato di violenza sessuale: «Fu un rapporto consensuale»
«Fu un rapporto consensuale». È questa la motivazione della procura di Brindisi che oggi, martedì 5 marzo, ha chiesto l’archiviazione del procedimento a carico del regista canadese Paul Haggis, accusato di violenza sessuale nei confronti di una 30enne inglese. Per la pm Livia Orlando e il procuratore aggiunto Antonio Negro «mancano gli elementi per andare a processo». E i rapporti tra Haggis e la ragazza, secondo le conclusioni delle indagini, sono da considerare consensuali. I fatti risalgono al giugno 2022, quando il regista premio Oscar, che si trovava a Ostuni, in Puglia, per partecipare al festival del cinema «Allora Fest», fu arrestato con l’accusa di violenza sessuale presentata da una ragazza inglese. Fu tenuto agli arresti domiciliari dal 19 giugno al 4 luglio. Dopo la scarcerazione, il 29 luglio del 2022 il tribunale del riesame di Lecce aveva rigettato l’appello del pubblico ministero contro la revoca dell’arresto dopo aver analizzato i messaggi scambiati tra Haggis e la donna.
La vicenda
La giovane londinese presentò denuncia prima alla polizia di frontiera dell’aeroporto di Brindisi e, in seguito, alla squadra mobile della città pugliese sostenendo di essere stata violentata. Gli abusi sessuali sarebbero avvenuti – secondo la denuncia della presunta vittima – dal 12 al 15 giugno del 2022 in un b&b di Ostuni. In otto ore di incidente probatorio, la giovane raccontò tutti gli abusi subiti nei tre giorni di convivenza vissuti con il premio Oscar. Accuse, queste, sempre respinte da Haggis. I due, secondo il verbale, si erano conosciuti a fine aprile in occasione di un festival del cinema a Montecarlo. «Un momento di grandissima emozione che ha aumentato il mio interesse per il cinema», scrisse lei su Instagram all’epoca, pubblicando una foto assieme al regista. Dopo vari scambi di messaggi, si erano infine ritrovati a Ostuni. E qui, secondo la denuncia della ventottenne, il premio Oscar avrebbe abusato tre volte di lei.