Missile Houthi su un mercantile Msc, paura e fuoco a bordo. Crosetto: «Nave svizzera con bandiera liberiana, che c’entra Gaza?»
Ancora scambi di artiglieria ieri nel Mar Rosso tra le forze yemenite degli Houthi e quelle della coalizione internazionale a guida Usa che s’è data il compito di proteggere la libertà di navigazione. A dar conto di quanto accaduto nella giornata di ieri, lunedì 4 marzo, è stato nella notte il Comando centrale delle forze americane. Nel pomeriggio di ieri, viene riportato, i «terroristi Houthi sostenuti dall’Iran» hanno lanciato due missili balistici contro la nave portacontainer Msc Sky II che transitava in quel momento nel Golfo di Aden. Si tratta di un mercantile di proprietà svizzera, ma battente bandiera liberiana. Era diretta verso Gibuti. Uno dei due missili ha colpito la nave, causando «danni»: secondo quanto ricostruisce l’Ansa, anche cita il comandante del mercantile, a bordo è scoppiato un incendio, che l’equipaggio è stato in grado di domare. Non risultano feriti, e l’imbarcazione ha potuto più tardi riprendere la navigazione. Il secondo missile sarebbe finito in acqua, così come un altro lanciato dai ribelli yemeniti ore prima. In serata poi sono state le forze a guida Usa a entrare in azione per intercettare alcuni missile da crociera anti-nave che presentavano «una minaccia imminente a mercantili e alle navi della Marina americana nella regione». A commentare quanto accaduto, mettendo in luce l’assurdità della strategia degli Houthi, è questa mattina il ministro della Difesa italiana Guido Crosetto, che oggi sarà in Parlamento per il via libera alla missione Ue Aspides: «I ribelli yemeniti Houthi hanno attaccato la nave portacontainer Sky II, battente bandiera liberiana e di proprietà svizzera, diretta verso Gibuti. Non mi risulta che nè la Svizzera, né la Liberia né Gibuti abbiano mai partecipato in alcun modo al conflitto in atto a Gaza», ha notato polemico Crosetto su X.
March 5, 2024
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