Dossieraggio di vip e politici, parla Meloni: «Fatto gravissimo, la libertà di stampa non c’entra niente» – Il video
L’indagine della procura di Perugia sul presunto «dossieraggio» ai danni di politici e vip si trasforma in un caso politico. Sulla questione è intervenuta oggi anche Giorgia Meloni, che appena giunta a Teramo ha commentato così la vicenda: «Ritengo gravissimo che in Italia ci siano dei funzionari dello Stato che hanno passato il loro tempo a violare la legge facendo verifiche su cittadini, comuni e non, a loro piacimento per poi passare queste informazioni alla stampa, ed in particolare ad alcuni esponenti della stampa». E proprio in merito al coinvolgimento di alcuni giornalisti, la premier puntualizza: «Utilizzare così le banche dati pubbliche non c’entra niente con la libertà di stampa». Nel comizio del centrodestra a Pescara la premier ha poi aggiunto: «Vogliamo sapere chi sono i mandanti perché questi sono metodi da regime. Ringrazio il procuratore di Perugia e Melillo». Sulla vicenda interviene anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, da cui una sua denuncia ha fatto partire l’inchiesta. «Sono l’unico che non parla sul tema ‘Dossier’. Nonostante sia la persona che ostinatamente, in solitudine, senza solidarietà, ha cercato la verità. Contro nessuno. Solo per giustizia. Non parlo per rispetto dell’inchiesta. Non parla la parte lesa ma (stra)parlano gli indagati», ha postato su X.
Sono l’unico che non parla sul tema “Dossier”.
— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) March 5, 2024
Nonostante sia la persona che ostinatamente, in solitudine, senza solidarietà, ha cercato la verità.
Contro nessuno.
Solo per giustizia.
Non parlo per rispetto dell’inchiesta.
Non parla la parte lesa ma (stra)parlano gli indagati.
L’indagine
Tra gli indagati di spicco dell’inchiesta aperta a Perugia c’è il giudice antimafia Antonio Laudati. Nei suoi confronti, i pm hanno ipotizzato i reati di accesso abusivo a sistemi informatici e banche dati, falso e divulgazione di informazioni riservate. A far scattare le indagini è stata una segnalazione inviata lo scorso 3 agosto dal ministro della Difesa, Guido Crosetto. Oltre a lui, tra le vittime del presunto dossieraggio ci sono nomi di spicco della politica italiana – tra gli altri: Daniela Santanchè, Ignazio La Russa, Denis Verdini, Matteo Renzi, Francesco Totti – ma anche il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina e altri personaggi dello sport e dello spettacolo.
La precisazione di Lotito
Sulla vicenda è tornato anche Claudio Lotito, senatore e presidente della Lazio: «Comprendo l’escalation mediatica, ma sono completamente estraneo alle dichiarazioni che mi verrebbero attribuite su tutti i mezzi di comunicazione». Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stato proprio Lotito – o persone a lui vicine – a dare l’input per le indagini che hanno coinvolto anche il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina. Oggi l’avvocato del presidente della Lazio, Gian Michele Gentile, ha fatto sapere che Lotito ha chiesto di essere sentito dalla procura di Roma.
Foto di copertina: ANSA | Giorgia Meloni durante un punto stampa a Toronto, in Canada (2 marzo 2024)
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