Ermal Meta e l’angioedema da stress: «Per guarire sono andato in Puglia»
Ad Ermal Meta è stato diagnosticato qualche tempo fa un angioedema da stress. Si tratta di un «aumento della permeabilità dei piccoli vasi sanguigni della cute e delle mucose con conseguente fuoriuscita di liquido e rigonfiamenti. Sembravo un pallone», dice lui oggi in un’intervista a La Stampa. «Un’esplosione dettata dallo stress. In più ero giù di morale e non ben collegato. I medici mi hanno consigliato di stare fermo per un po’ e anche per questo mi sono trasferito in Puglia, serviva un’altra dimensione». L’angioedema da stress è la seconda tipologia di questa malattia (la prima è quella dovuta a reazioni allergiche). La causa è un deficit di una proteina del sangue, il C1 inibitore. Si manifesta frequentemente in corrispondenza di traumi, forti stress o infezioni. Ma a volte i sintomi non hanno un fattore scatenante.
Intanto il suo nuovo singolo L’ultimo pericolo uscirà oggi, 8 marzo. L’album di inediti è previsto per la prima settimana di maggio: «È ancora senza titolo ma è il disco migliore che ho fatto finora». Nel 2022 ha pubblicato il romanzo Domani e per sempre con La nave di Teseo: «Ho scritto per esigenza crea tiva e l’ho iniziato ad aprile 2020, in piena pandemia. In qualche modo dovevo uscire almeno con la testa perché non potevo continuare ad ascoltare le ambulanze ogni dieci-quindici minuti. Ho reso omaggio alla mia terra, all’Albania. La storia di un popolo tramite le vicende di un uomo che è piaciuta tanto e l’hanno tradotta in parecchi Paesi; ho già iniziato a buttar giù un altro libro, ma prima devo consegnare l’album».
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