Le notizie infondate e l’inutile caccia all’uomo con la Volvo “adescatore di bambini a Varese”
Un messaggio inizia a circolare insistentemente sui social. Man man si aggiungono sempre più dettagli sulla persona accusata di appostarsi fuori dalle scuole della bassa provincia di Varese per adescare bambini. I baffi, la calvizie, la Volvo. E infine, una foto. Ma l’uomo ritratto denuncia alle forze dell’ordine e a mezzo stampa che la vicenda non lo riguarda e non sa da dove sia nata. La polizia infine parla di «un utilizzo anomalo di notizie infondate».
Per chi ha fretta:
- Circola un messaggio secondo cui un uomo «basso e pelato con i baffi» alla guida di una Volvo si aggirerebbe nella provincia di Varese adescando bambini fuori dalle scuole elementari e medie.
- Il messaggio è corredato di una foto.
- Si invita chi lo legge a fare attenzione e a contattare i carabinieri.
- L’uomo nella foto ha denunciato di non aver nulla a che fare con la vicenda.
- La polizia locale di uno dei Comuni coinvolti ha riferito di «un utilizzo anomalo di notizie infondate».
Analisi
Vediamo uno screenshot di uno dei post oggetto di verifica (qui un altro). Nella descrizione si legge non si legge nulla, ma nella foto appare la scritta:
Massima Attenzione: RAGAZZI COMUNICAZIONE URGENTE: UOMO BASSO E PELATO CON I BAFFI GUIDA UNA VOLVO ADDESCA BAMBINI FUORI DA ELEMTARI E MEDIE AVVISTATO GIA A GORLA MAGGIORE CAIRATE E TRADATE. Mi hanno chiesto di farlo girare. Per favore se lo vedete contattare carabinieri di tradate. Grazie mille. FATE GIRARE! Ieri visto anche a Castellanza!
Ho chiesto ai ragazzi dove mangiare
Le foto sarebbero servite a identificare l’uomo, che però quando le ha viste si è riconosciuto e ha subito smentito le accuse che gli vengono mosse affidandosi a Varese News: «Sono io in quella foto non so né come né perché sia stata veicolata in quel modo ma ho già contattato le forze di polizia per sporgere denuncia». Nell’articolo, l’uomo spiega di essersi recato a Gorla Minore – comune tra Milano e Varese – per «un colloquio di lavoro». L’uomo spiega di essere partito dal Friuli, dove è tornato dopo il colloquio, ma non prima da una sosta da un meccanico nella provincia di Varese. Nel corso del viaggio l’uomo – continua ancora il racconto – si era fermato a chiedere indicazioni per un posto dove poter mangiare un panino ad alcuni ragazzi. La testata si era occupata della vicenda anche con articoli precedenti.
Le notizie infondate
In uno di questi viene riferito che l’uomo era alla guida di una Volvo. Contattata da Open, la redazione di Varese News ha confermato che al momento non si è al corrente di procedimenti o accuse nei confronti del soggetto. Anzi, il 7 marzo 2024, il comune di Marnate, ha rilasciato un comunicato in cui riferisce che circa la vicenda «vi è stato un utilizzo anomalo di notizie infondate che sono state divulgate comunque sui social con interpretazioni e supposizioni che certamente non erano contenute in quello pubblicato sul sito del Comune e con dettagli che non possono essere divulgati». Il riferimento è a un precedente comunicato rilasciato il 28 febbraio che è stato cancellato ma di cui si trova ancora traccia su Google.
Il vecchio comunicato
Al suo interno si leggeva: «Da alcuni giorni e’ stata segnalata la presenza in zona di un individuo di circa 50 anni, pelato, con pizzetto e baffi, che gira alla guida di una volvo bianca station wagon, i cui comportamenti inducono una seria preoccupazione per tutti i cittadini. Sia noi che i carabinieri siamo impegnati nella ricerca di questo individuo e chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini affinche’, nel caso di un suo avvistamento, avvisino subito la Polizia Locale di Marnate ( 0331.368215) o i Carabinieri di Gorla Minore ( 0331.601003)».
Conclusioni
Circola un messaggio secondo cui un uomo «basso e pelato con i baffi» alla guida di una Volvo si aggirerebbe nella provincia di Varese adescando bambini fuori dalle scuole elementari e medie. Il messaggio è corredato di una foto. Si invita chi lo legge a fare attenzione e a contattare i carabinieri. L’uomo nella foto ha denunciato di non aver nulla a che fare con la vicenda. La polizia locale di uno dei Comuni coinvolti ha riferito di «un utilizzo anomalo di notizie infondate».
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