La guerra ibrida di Putin alla Moldavia «per impedirci di entrare nell’Unione Europea»
Vladimir Putin ha già scatenato una guerra ibrida con la Moldavia. Per impedirle di entrare nell’Unione Europea. Il premier del paese Dorin Recean spiega la sua tesi sulla Russia e lo Zar in un’intervista a Repubblica. «Mosca è intenzionata a bloccare il nostro percorso verso l’Unione europea. Non vuole che ci scegliamo il destino che vogliamo. Putin pensa che la Moldavia sia ancora nella sfera d’influenza della Russia. Nel 1992 Mosca sostenne il separatismo in Transnistria e da allora truppe russe sono illegalmente stanziate lì. Adesso ha scatenato una guerra ibrida totale contro di noi. Siamo subissati di cyber attacchi, di falsi allarmi bomba e di altre strategie per alimentare l’ansia nella popolazione».
Secondo Recean tra l’autunno del 2022 e la primavera del 2023 «Mosca ha pagato miriadi di manifestanti e addestrato squadre per attaccare la polizia e creare il caos nelle strade e intorno ai palazzi governativi – dice -. E ora siamo anche in una fase delicata». Mentre per boicottare il referendum sull’Europa «la Russia ha anche corrotto i partiti, finanziato quelli filorussi. Uno è stato dichiarato persino incostituzionale». Ma la Moldavia non ha intenzione di fermarsi sull’adesione: «Il nostro obiettivo è il 2030 ma dobbiamo ancora attuare molte riforme, creare delle istituzioni, rafforzare lo stato di diritto». E risolvere il tema della Transnistria: «Stiamo integrando la regione di là del Nistro già dal punto di vista economico e sociale, a piccoli passi. Stiamo facendo progressi negli scambi commerciali, nei transiti, nei movimenti. Anche per loro la prospettiva dell’integrazione europea è positiva, importante».