In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
FACT-CHECKINGAutoEUtopiaPolitiche ambientaliUnione europea

No! L’Unione Europea non vuole vietare la riparazione delle auto più vecchie di 15 anni

09 Marzo 2024 - 09:21 Antonio Di Noto
Anzi, una proposta della Commissione punta a rendere le riparazioni più semplici ed economiche

La decisione dell’UE di vietare la vendita di auto a combustione interna dal 2035 ha causato non poche proteste e assieme ad esse un’ondata di disinformazione entro cui si può annoverare anche la notizia falsa oggetto di questo articolo. Secondo numerosi utenti sui social, fomentati da articoli fuorvianti, l’Unione Europea starebbe valutando di vietare la riparazione delle auto più vecchie di 15 anni. Non è affatto così. Anzi, una proposta della Commissione punta a rendere le riparazioni più semplici ed economiche.

Per chi ha fretta:

  • Si tratta di una teoria priva di fondamento.
  • La teoria si basa su una proposta della Commissione UE del 2023 sulla riparabilità dei veicoli.
  • L’obiettivo della proposta, al contrario di quanto sostenuto da chi condivide i post su Facebook, è rendere più semplice ed economico riparare le auto e altri veicoli a motore.
  • Vengono forniti dei criteri di irreparabilità, ma nessuno di questi è l’età del veicolo.

Analisi

Vediamo uno screenshot di uno dei post oggetto di verifica. Nella descrizione si legge:

L’Unione Europea sta prendendo in considerazione il divieto di riparazione per tutti i veicoli di età superiore a 15 anni..quindi auto del 2008. “Incoraggiare gli europei ad acquistare nuovi veicoli rispettosi dell’ambiente”. Quindi, in nome del “cambiamento climatico”, milioni di persone non saranno più in grado di riparare i propri veicoli. Avete capito chi, i nostri politici, sostengono…la V.on D.er K.azzen

Il post si accompagna a un video di David Knight, presentatore del programma InfoWars, trasmissione online statunitense che tratta principalmente di teorie del complotto. Legata all’Alt-Right, la pubblicazione è stata fondata da Alex Jones, conduttore radiofonico noto per essere un fervido sostenitore di teorie del complotto e per aver diffuso notizie false e infondate. Nel video, il conduttore legge alcuni stralci di un articolo pubblicato sul sito Wine Press, il cui motto è «Real Christian News». A sua volta Wine Press cita un articolo pubblicato sul sito Outdoor Enthusiast Magazine il 16 gennaio 2024. I contenuti dei due articoli sono simili, anche se quello pubblicato su OEM ha un tenore più dubitativo. in ogni caso, l’Unione Europea non vuole vietare la riparazione delle auto più vecchie di 15 anni.

La proposta dell’UE sulla riparazione delle auto

Il riferimento è a un documento della Commissione Europea diretta al Consiglio Europeo e al Parlamento Europeo, pubblicato il 13 luglio del 2023, «relativo alle norme di circolarità per la progettazione dei veicoli e alla gestione dei veicoli fuori uso, che modifica i regolamenti (UE) 2018/858 e (UE) 2019/1020 e abroga le direttive 2000/53/CE e 2005/64/CE». L’obiettivo della proposta è assicurarsi che i veicoli vengano prodotti in maniera da agevolare l’economia circolare. I pilastri sono due, l’85% dei veicoli deve essere riciclabile, e lo smaltimento deve essere regolamentato, per evitare che i veicoli dismessi in Europa vengano rivenduti in altre parti del mondo con regole meno stringenti.

La proposta viene introdotta per semplificare e ammodernare la direttiva sui veicoli fuori uso (End-of-Life Vehicles) del 2000. Si cerca di indirizzare produttori e smaltitori verso un’armonizzazione del processo, con parti standard e database di quali componenti sono disponibili dove. Per alcuni problemi e parti vengono istituiti obblighi riparazione e si punta a una riduzione dei costi.

L’obbligo di riparazioni (più economiche)

Né nella proposta del 2023 né nella direttiva del 2000 viene menzionato il presunto limite di 15 anni di età. Al contrario, si legge nella proposta «si prevede che le misure a sostegno del recupero e della vendita dei pezzi di ricambio usati si traducano in prezzi di acquisto più bassi e in riparazioni e manutenzioni più economiche, il tutto a vantaggio dei consumatori». E ancora: «Un presupposto fondamentale per il corretto trattamento dei veicoli fuori uso è che vengano raccolti tutti. Pertanto il presente regolamento dovrebbe imporre determinati obblighi connessi alla raccolta, in primo luogo ai produttori e in secondo luogo agli Stati membri».

Viene menzionato inoltre «l’obbligo per i riparatori-manutentori di offrire ai clienti la riparazione del veicolo con pezzi di ricambio e componenti usati, rifabbricati o ricondizionati contestualmente all’offerta di riparazione del veicolo con parti e componenti nuovi, a condizione che l’obbligo sia formulato in modo da non creare costi od oneri amministrativi eccessivi per le microimprese e le piccole imprese;»

Raccolta dei veicoli fuori uso gratuita e organizzata

Prosegue la proposta:« I produttori dovrebbero istituire i sistemi di raccolta o partecipare alla loro istituzione e gli Stati membri dovrebbero adottare tutte le misure necessarie per fare sì che i sistemi siano operativi e che consentano di conseguire gli obiettivi del presente regolamento. I sistemi di raccolta dovrebbero permettere ai proprietari dei veicoli e agli altri titolari di veicoli di conferire il veicolo a un impianto autorizzato senza inutili sforzi o costi. All’atto pratico questo significa che i sistemi dovrebbero coprire adeguatamente tutto il territorio di ciascuno Stato membro. Essi dovrebbero inoltre consentire la raccolta di tutte le marche di veicoli fuori uso, e delle parti scartate in seguito alla riparazione dei veicoli».

Cos’è un veicolo fuori uso secondo l’UE

La proposta individua anche i criteri che rendono un veicolo adatto ad essere definito fuori uso. Sono i seguenti:

  • Assenza di mezzi che permettano di identificare il veicolo, in particolare il numero di identificazione del veicolo;
  • Il proprietario è sconosciuto;
  • Sono trascorsi più di due anni dalla data in cui avrebbe dovuto essere sottoposto all’ultimo controllo tecnico nazionale obbligatorio;
  • Non è protetto adeguatamente contro i danni durante lo stoccaggio, il trasporto, il carico e lo scarico; oppure
  • È stato consegnato a un punto di raccolta autorizzato per poi essere trattato o a un impianto di trattamento dei rifiuti autorizzato.

Quando un veicolo è irreparabile

Il veicolo è tecnicamente irreparabile se risponde ad almeno uno dei criteri seguenti:

  • È stato ridotto in pezzi o smembrato;
  • È stato saldato o chiuso con schiuma isolante;
  • È stato bruciato completamente al punto da risultarne distrutto il vano motore o l’abitacolo;
  • È stato immerso nell’acqua fin sopra il cruscotto;
  • Almeno uno dei componenti seguenti del veicolo non può essere riparato o sostituito:
    • componenti di aderenza al terreno (come pneumatici e ruote), sospensioni, sterzo, freni e relativi comandi;
    • giunti e dispositivi di fissaggio dei sedili;
    • airbag, pretensionatori, cinture di sicurezza e loro componenti periferici;
    • la carcassa e il telaio del veicolo;
  • I componenti strutturali e di sicurezza hanno difetti tecnici irreversibili e non sostituibili, quali invecchiamento del metallo, numerose spaccature degli strati di vernice o corrosione perforante eccessiva;
  • La riparazione del veicolo richiede la sostituzione del motore, del cambio, della carcassa o dell’insieme del telaio, con conseguente perdita dell’identità originale del veicolo.

Conclusioni

L’Unione Europea non intende affatto vietare la riparazione delle auto più vecchie di 15 anni.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

Leggi anche:

Articoli di FACT-CHECKING più letti