Ladispoli, il preside che aveva cacciato il bimbo di 6 anni da scuola è stato sospeso
L’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio ha sospeso Riccardo Agresti. Il dirigente scolastico dell’Istituto Corrado Melone di Ladispoli aveva cacciato da scuola un bambino di 6 anni affetto da deficit di attenzione ed iperattività. Al suo posto l’Ufficio ha nominato un reggente. L’ispezione nella scuola l’aveva ordinata il ministro della Pubblica Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. La sospensione era stata impugnata dai genitori e cancellata dal Tar del Lazio, il bambino era tornato a frequentare la scuola ma poi era stato di nuovo sospeso. Il trambusto mediatico attorno alla vicenda ha portato lo stesso Agresti a intervenire: «Ricorrerò al giudice del lavoro. Io sono certo e ho fiducia negli ispettori che faranno il loro lavoro, come già stanno facendo, e che porteranno alla verità», ha dichiarato all’Ansa. Agresti parla di «un accanimento strano ed esagerato», e ipotizza: «Se c’è una denuncia penale sarà il mio avvocato a proteggermi. Se invece è un procedimento scolastico e basta… è evidente che qualcuno mi vuole fuori dalla scuola». Anche perché «la comunicazione era riservatissima, eppure è uscita quando nessuna delle scuole aveva aperto la posta». «È stato evidenziato un mio reato penale, quello di non aver messo in atto la decisione del Tar. Ma io, ripeto, come già detto, non ero a conoscenza del fatto. La decisione del Tar era stata presa il pomeriggio precedente, quando la scuola era chiusa», aggiunge. Per concludere che la mattina seguente «la posta è stata aperta dopo l’orario di ingresso dei bambini».