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Francia, insulti razzisti alla cantante Aya Nakamura: «Non ci rappresenta, non deve cantare lei alle Olimpiadi»

13 Marzo 2024 - 11:18 Ugo Milano
La risposta della 28enne, originaria del Mali e naturalizzata francese: «Si può essere razzisti ma non sordi, è questo che vi dà fastidio»

Aya Nakamura è l’artista francese più ascoltata al mondo. Eppure, secondo alcuni, non dovrebbe essere lei a inaugurare la cerimonia delle Olimpiadi che si terranno quest’anno a Parigi. Nakamura, di origine maliana ma naturalizzata francese, ha 28 anni ed è l’artista francofona più ascoltata su Spotify. Nei giorni scorsi, è bastata qualche indiscrezione su una sua possibile partecipazione alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi per scatenare critiche e insulti razzisti. Il piccolo gruppo reazionario chiamato Les Natifs (I Nativi) ha postato sui social la foto di uno striscione appeso sulle sponde della Senna: «Niente da fare, Aya. Qui siamo a Parigi, non al mercato di Bamako». La replica della cantante non si è fatta attendere: «Si può essere razzisti ma non sordi… È questo che vi dà fastidio! Sto diventando l’argomento numero 1 nei dibattiti, ma cosa vi devo? Nulla».

La solidarietà

Dopo la pioggia di insulti razzisti, c’è anche chi ha espresso solidarietà a Nakamura. A partire dal Comitato organizzatore dei Giochi olimpici, che non ha né confermato né smentito l’indiscrezione su una possibile partecipazione della cantante alla cerimonia di apertura: «Siamo rimasti molto scioccati dagli attacchi razzisti che hanno preso di mira Aya Nakamura negli ultimi giorni, e garantiamo il nostro pieno sostegno all’artista francese più ascoltata al mondo». Sulla stessa linea anche Amélie Oudéa-Castéra, ministra dello Sport, che sui social scrive: «Cara Aya Nakamura, infischiatene del mondo intero. Siamo con te».

L’attacco dell’estrema destra

Tra i soggetti che più hanno sposato le critiche contro Nakamura c’è Reconquête, il partito di estrema destra alleato di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo. «Si vuole rappresentare la Francia multiculturale, la Francia che non canta in francese. Perché si può amarla o meno, ma questa cantante non canta in francese», ha provato a spiegare la vicepresidente del partito, Marion Maréchal, in tv. Akamura conta circa 12 milioni di ascoltatori al mese su Spotify. Cifre che la rendono la cantante francofona di gran lunga più ascoltata al mondo. Il suo francese spesso si mischia a espressioni popolari del Mali e al linguaggio della strada della banlieue dove è cresciuta, vicino all’aeroporto parigino di Charles De Gaulle.

Foto di copertina: EPA/Martial Trezzini | Aya Nakamura sul palco del Paleo Festival a Nyon, in Svizzera (22 luglio 2023)

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