Nordio delude la Lega scandalizzata per i domiciliari allo stupratore di Caivano: «Seguite procedure corrette». Basta polemiche politiche: «C’è la separazione dei poteri»
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha difeso la scelta dei magistrati di Napoli di concedere gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico a uno dei due maggiorenni accusati di stupro e revenge porn ai danni di due cuginette di 10 e 12 anni a Caivano. Rispondendo a una interrogazione parlamentare rivoltagli il 5 dicembre scorso dal senatore napoletano della Lega, Gianluca Cantalamessa, scandalizzato per la scelta dei magistrati che comunque avevano concesso i domiciliari solo da parenti dell’indagato in Veneto.
Nordio spiega nella sua risposta che i magistrati hanno ritenuto sufficiente «a scongiurare il pericolo di reiterazione dei reati, nel caso di specie, la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, in ragione soprattutto dell’ampia distanza, pari a circa 700 chilometri, esistente tra il comune di F. e quello di Caivano (Napoli)». Secondo il ministro della Giustizia «allo stato non emergono quindi elementi sintomatici di un non corretto governo delle procedure previste, risultando la decisione del giudice per le indagini preliminari fornita di supporto motivazionale in punto di fatto e di diritto». In ogni caso Nordio invita la politica a non fare pressing sul caso: «In ragione della separazione dei poteri, poiché lo scrutinio e la valutazione giuridica dei fatti sono di esclusiva pertinenza dell’autorità giudiziaria competente, in caso di non condivisione delle relative decisioni, lo strumento giuridico approntato dall’ordinamento risulta quello del ricorso».
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