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Chi è Domenico Lacerenza, il candidato del campo largo (senza Azione) per le elezioni regionali in Basilicata

14 Marzo 2024 - 10:18 Ugo Milano
Pd, M5s, Avs e Basilicata Casa Comune di Angelo Chiorazzo sosterranno il primario di Oculistica del San Carlo di Potenza contro il presidente uscente Vito Bardi il prossimo 21 e 22 aprile

Alla fine in Basilicata Pd e 5 Stelle correranno insieme, con l’appoggio di +Europa e Alleanza Verdi-Sinistra, in una nuova edizione del campo largo dopo la vittoria insperata e di misura in Sardegna e la sconfitta in Abruzzo. Elly Schlein e Giuseppe Conte hanno trovato la quadra sul nome di Domenico Lacerenza, che ha ottenuto il benestare anche della prima scelta dei dem, Angelo Chiorazzo. Il suo movimento Basilicata Casa Comune in pochi mesi era stato dato al 15 per cento ma il veto dei 5 Stelle rischiava di far naufragare gli sforzi di coalizione. Poi il nome di Lacerenza ha trovato d’accordo tutti, o quasi: nell’edizione lucana del campo largo non ci sarà Azione, che preferisce sostenere la candidatura di Marcello Pittella, ex presidente della Regione e fratello di Gianni, vicepresidente del parlamento europeo dal 2009 al 2014. È la sanità il tema che ha unito le opposizioni che provano a spodestare il presidente uscente del centrodestra Vito Bardi. E verrà presumibilmente posto al centro della campagna elettorale di Lacerenza, primario di Oculistica all’ospedale San Carlo di Potenza, che prenderà il testimone di questa battaglia proprio da Chiorazzo, critico della gestione passata per il crollo della regione negli indici nazionali sulle cure ospedaliere.

Primario di Oculistica al San Carlo

Lacerenza ha 66 anni ed è originario di Barletta, in Puglia, ma da 25 anni vive e lavora in Basilicata. Si è laureato nel 1983 con il massimo dei voti e la lode all’Università di Bari, specializzandosi in oftalmolgia. Per alcuni anni ha prestato servizio come assistente negli ospedali di Lucera e Barletta, poi è diventato dirigente medicodi secondo livello al San Francesco di Venosa nel 1999. Successivamente ha ricoperto il ruolo di capo dipartimento delle Chirurgie specialistiche dell’Azienda sanitaria. Si è avvicinato alla politica solo in una occasione, quando ha collaborato con l’allora assessore alla sanità del presidente regionale Filippo Bubbico, eletto dal centrosinistra, nella stesura delle Linee guida regionali sulla day surgery in qualità di consulente. È diventato direttore di dipartimento delle chirurgie specialistiche e delle acuzie chirurgiche a Potenza e nel 2013 direttore del dipartimento interaziendale regionale di Oculistica. Due anni più tardi ha ricoperto lo stesso incarico al San Carlo di Potenza di cui è primario. Con una media di 4.500 interventi all’anno, ricostruisce la Repubblica, ha trasformato le cliniche di Venosa, Potenza, Melfi e altre città lucane in attrattori di pazienti da fuori regione, è soprattutto un simbolo «per offrire una sanità di qualità a tutti i cittadini lucani: una sfida essenziale per rilanciare un territorio che ha sofferto profondo disagio per la fruizione del diritto alla salute», scrivono i partiti che lo sosterranno in un comunicato. «Per me, che mi sono sempre dedicato alla professione di medico a tempo pieno, è il primo incarico politico: mi impegnerò al massimo per essere all’altezza», ha commentato all’Ansa l’oculista.

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