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Idrissa Diallo: «Io, picchiato senza motivo dai carabinieri a Modena. Mi hanno anche sfilato i pantaloni e insultato»

15 Marzo 2024 - 07:05 Alba Romano
idrissa diallo picchiato carabinieri modena
idrissa diallo picchiato carabinieri modena
Il cittadino della Guinea è fruitore del programma di protezione internazionale

Si chiama Idrissa Diallo il cittadino della Guinea picchiato dai carabinieri a Modena. Si tratta di un fruitore del programma di protezione internazionale. Secondo la versione dei militari avrebbe fatto resistenza all’arresto e avrebbe danneggiato la gazzella su cui tentavano di caricarlo. I militari sono stati temporaneamente trasferiti ad altre mansioni. Nel video circolato sui social network si vede chiaramente uno dei due militari prendere a pugni al volto e alla schiena il 25enne. Che ha avuto due giorni di prognosi dall’ospedale. E oggi dà la sua versione dell’accaduto: «Mi hanno aggredito subito, nonostante potessi spiegare che in poco tempo potevo far arrivare un amico con i documenti», dice a La Stampa.

Resistenza all’arresto

Dopo qualche ora dall’accaduto Idrissa Diallo è stato portato davanti al giudice per rispondere del reato di resistenza all’arresto ed è stato rimesso in libertà. Ma lui ha raccontato di essere stato anche malmenato in caserma. La procura sta valutando la possibilità di aprire un’inchiesta sui carabinieri.
Questo il racconto del richiedente asilo: «Ero alla fermata dell’autobus e i carabinieri si sono avvicinati per chiedermi i documenti. Io con me non li avevo, stavo andando a lavorare, sono un aiuto cuoco in un ristorante della prima periferia di Modena. Gli ho detto che abitavo lì vicino e avrei potuto chiamare un amico perché li portasse, ma loro hanno smesso di ascoltarmi e mi hanno trascinato verso la macchina. Mi hanno strappato di dosso l’auricolare del telefono, mentre io lo tenevo in mano per chiamare il mio coinquilino».

Il danneggiamento della gazzella

Idrissa respinge anche l’accusa di danneggiamento dell’auto dei carabinieri: «Non sono stato io, ma il carabiniere che mi strattonava. Ha colpito la macchina involontariamente nel parapiglia». E racconta quello che gli è successo in caserma: «Mi hanno tenuto dentro tre o quattro ore. Mi hanno sfilato i pantaloni, mi hanno insultato e picchiato anche lì. Poi mi hanno portato in tribunale e il giudice mi ha rilasciato». Il cittadino della Guinea dice di avere «contusioni alla testa, al braccio sinistro, alla schiena e a una gamba, ma non ho nessuna frattura. Mi hanno dato una prognosi di due giorni».

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