Molinari contestato alla Federico II di Napoli, il messaggio del direttore di Repubblica: «La risposta all’intolleranza è il rispetto»
«Con grande dispiacere oggi ho scelto di rinunciare alla conferenza in programma alla Università Federico II di Napoli sui temi del Mediterraneo, in considerazione dei rischi per la sicurezza del pubblico causati da un ristretto gruppo di manifestanti». Dall’homepage de la Repubblica, il direttore del giornale romano Maurizio Molinari spiega perché ha annullato la sua partecipazione all’ateneo campano dopo la contestazione di un gruppo di studenti di Rete Studentesca per la Palestina. Tra i temi della protesta, la situazione della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza e la copertura degli eventi in quell’area da parte del giornale diretto da Molinari. «Com’è possibile soprattutto invitare in questa situazione il direttore di una delle testate italiane dichiaratamente sioniste?», hanno detto gli studenti a Il Mattino. Gli studenti hanno sfilato nella facoltà di Ingegneria, Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, nel quartiere di Fuorigrotta, e la tensione è rimasta elevata. Così il giornalista ha deciso di non prendere più parte all’incontro, spiegando però di essere aperto al dialogo. «Dopo aver annullato l’evento, ho proposto a questi manifestanti di incontrarli ed ascoltare le loro opinioni sulla guerra in corso in Medio Oriente e su qualsiasi altro tema avessero voluto ma purtroppo hanno rifiutato, dicendo che non erano interessati a incontrarmi e a parlarmi», scrive nella sua lettera aperta. Molinari spiega che l’invito alla discussione con chi lo contesta è sempre valido, per poi concludere: «La migliore risposta ad ogni forma di intolleranza è il rispetto per il prossimo». In serata, il direttore del quotidiano ha ricevuto numerosi messaggi di vicinanza da tutto l’arco politico, compreso il Quirinale.
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