Caldo record in Brasile, 62,3 gradi percepiti a Rio de Janeiro: i cittadini si riversano nelle spiagge – Le foto
Caldo record in Brasile. A Rio de Janeiro, seconda città del Paese, sono stati registrati 62,3 gradi percepiti ieri mattina alle 9:55 ora locale, quando in Italia erano le 13.55. Si tratta del livello più alto mai registrato dal 2014, ovvero da quando sono iniziate le misurazioni di Alerta Rio. Si chiama Guaratiba il quartiere maggiormente colpito dall’ondata di caldo umido. Da giorni destano preoccupazione le temperature nel Nord del Brasile, investito da un’ondata di calore che arriva mentre il Paese amazzonico, come tutto l’emisfero australe, si avvia verso l’autunno, normalmente portatore di temperature più contenute, non record di calore. I meteorologi prevedono che il solleone continuerà almeno fino a mercoledì, ovvero l’esatto giorno dell’equinozio. Nelle aree occidentali del Paese, la temperatura è stata molto elevata nel weekend, pur non eccedendo – come riporta il quotidiano brasiliano O Globo – i 35 gradi in nessun quartiere di Rio de Janeiro.
March 18, 2024
Piogge estreme al Sud
San Paolo, maggiore città del Paese, sabato è stato registrato il giorno più caldo dell’anno, con 34,7 gradi. Nel frattempo, Ipanema e Copacabana, le spiagge simbolo di Rio, si sono riempite di persone, così come i grandi parchi della città. Al contrario, nel Sud del Paese continuano incessanti le piogge proseguiranno anche nei prossimi giorni: «Questa settimana ci sarà un alto rischio di forti piogge e temporali nel centro-sud del Brasile», ha annunciato l’agenzia di informazione meteorologica MetSul. «Il sistema più preoccupante è un fronte freddo molto intenso che arriverà con piogge torrenziali e possibili burrasche», ha aggiunto. Secondo quanto riportato nei mesi scorsi dal programma di osservazione della Terra dell’Ue Copernicus, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato dal 1850, ovvero la data da cui si considera esistano misurazioni scientifiche affidabili.
Cos’è e come si misura la temperatura percepita
La temperatura percepita è una misura del comfort termico umano, che tiene conto di vari fattori. Tra questi, i più importanti sono la temperatura e l’umidità, ma in certi casi ne possono essere inclusi altri, come la radiazione solare. Esistono infatti vari metodi che permettono di calcolare questo valore, che tra loro differiscono nel modo e nelle scale utilizzate. Pertanto, due giorni con la stessa temperatura possono avere temperature percepite diverse. L’obiettivo è cercare di quantificare come le condizioni meteorologiche fanno sentire una persona media. Per questo, molti meteorologi sostengono che sarebbe meglio utilizzare la locuzione «indice di confort» o «indice di disagio». In generale, alti valori di questi indici si registrano quando ad alte temperature si sommano elevati livelli di umidità. Ciò avviene perché quando l’aria è molto umida il sudore fatica a evaporare, rendendo complicato smaltire il calore corporeo.
Aggiornamento del 19 marzo 2024 alle 15.25: L’articolo è stato emendato per chiarire che il record stabilito a Rio de Janeiro riguarda la temperatura percepita e non quella regolarmente misurata dai termometri, e aggiungendo un paragrafo esplicativo che definisce cosa si intende con la locuzione «temperatura percepita».
Leggi anche:
- Nel 2023 nuovo record per le temperature dell’Oceano: primato storico anche nel Mediterraneo
- Ora è ufficiale: il 2023 è stato l’anno più caldo di sempre. Così El Niño cambia il clima del pianeta
- Ultima Generazione blocca la Maratona di Roma per sensibilizzare sulla siccità in Sicilia: «Lo Stato si prenda cura dei cittadini» – Il video