Spalletti su Acerbi e il caso di razzismo: «Ho provato a sentire Juan Jesus, ha il telefono spento. Serve attenzione, soprattutto se stai in Nazionale»
Decidere di escludere dalla lista dei convocati Francesco Acerbi dopo le accuse di razzismo su Juan Jesus, per Luciano Spalletti è stato «un dispiacere enorme». Sull’episodio il difensore nerazzurro nega di aver pronunciato insulti razzisti nei confronti del brasiliano del Napoli. Ed è quella la versione ribadita al ritiro azzurro: «Bisogna stare attenti – continua Spalletti in vista delle due amichevoli negli Stati Uniti contro Venezuela ed Ecuador – anche quando lo denunciamo un episodio del genere». Su Acerbi, il ct della Nazionale dice di averlo visto «in difficoltà, ma bisogna stare attenti ai nostri comportamenti, abbiamo delle responsabilità». Spalletti per ora dice di voler credere al giocatore: «Per quello che mi ha detto Acerbi, non è un episodio di razzismo». E da parte sua ha anche provato a sentire chi quell’insulto lo avrebbe ricevuto. A chi gli chiede se ha provato a sentire Juan Jesus, il ct ha risposto: «Ha il telefono spento, ho provato a chiamarlo».
Spalletti insiste sul livello di attenzione che tutti i giocatori dovrebbero avere quando sono in campo e fuori. «A maggiora ragione quando facciamo parte della nazionale. Sono importanti le due ore in campo, ma anche le altre 22 ore quando indossiamo la maglia della Nazionale». E sull’episodio aggiunge: «Siamo tutti dentro questo caso. Ora abbiamo visto Francesco in difficoltò e per noi lui è importante. Non cambia nulla dal punto di vista della forza di squadra, ma ci dpisace dal punto di vista umano».