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Ferrara, approfitta di una lite coniugale per rubare armi e munizioni ai carabinieri: fermato dopo 3 settimane di ricerche

19 Marzo 2024 - 23:06 Massimo Ferraro
Sono state mobilitate quasi mille persone tra militari, vigili del fuoco e protezione civile per rintracciare la refurtiva

È stato fermato come «indiziato di delitto» un 65enne italiano residente nella provincia di Ferrara, ad Argenta, che secondo gli investigatori avrebbe sottratto da un’auto dei Carabinieri in servizio armi e munizioni. L’uomo è accusato di furto pluriaggravato e detenzione di armi e munizioni da guerra. Le indagini fin qui espletate non sono state né semplici né banali: per rintracciare la pericolosa refurtiva sono stati messi in campo oltre mille persone tra militari, vigili del fuoco e protezione civile. Il furto è avvenuto lunedì 26 febbraio scorso quando la pattuglia è intervenuta a San Nicolò in Argenta per una lite tra coniugi. Approfittando della distrazione dei militari, questa la ricostruzione degli investigatori, il 65enne pregiudicato avrebbe sottratto due pistole mitragliatrici, 180 proiettili e due bastoni Tonfa (quelli con il manico a L). Accortisi della sparizione, i carabinieri hanno denunciato il furto e sono iniziate le ricerche. Ottocento militari del Comando Provinciale di Ferrara, del Reparto Anticrimine del Ros, del Nucleo Subacquei di Genova, del Nucleo Cinofili e del Gruppo Forestale di Bologna, insieme a 150 risorse dei Vigili del fuoco e del Nucleo di Protezione civile dell’Associazione nazionale Carabinieri di Ferrara, hanno setacciato 172 tra casolari e capannoni abbandonati, dragati oltre 20 corsi d’acqua, in un’area complessiva di circa 22 chilometri quadrati. Una parte della refurtiva è stata ritrovata immediatamente, la mattina successiva, in un canale delle campagne limitrofe. Ma all’appello mancano ancora una pistola mitragliatrice e 180 proiettili. Nell’Argentano e nella provincia Ferrarese sono state eseguite anche 39 perquisizioni. Il cerchio si è stretto intorno all’uomo fermato il 19 marzo e condotto in carcere, la sua abitazione è stata controllata e sono in corso accertamenti sul materiale non ancora rinvenuto.

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