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Milano, l’Inter in Antimafia: i legami della Curva Nord con la ‘ndrangheta

19 Marzo 2024 - 07:01 Redazione
inter ndrangheta antimafia
inter ndrangheta antimafia
I dirigenti in comune per spiegare le amicizie degli ultras

Venerdì 15 marzo è una data da ricordare per i tifosi dell’Inter. È infatti il giorno in cui i dirigenti del club sono stati convocati nella commissione consigliare antimafia del comune di Milano. A presentarsi il presidente dell’organismo di vigilanza del club Adriano Raffaelli e il senior security manager Gianluca Camerucci. Che hanno risposto ad alcune domande sulla curva nord nerazzurra. E sul suo capo Vittorio Boiocchi, ucciso nell’ottobre 2022. Ma anche di Dede Belardinelli, ucciso durante gli scontri del 26 dicembre 2018 prima di Inter-Napoli. E dei legami tra il capo ultras Marco Ferdico con Antonio Bellocco, condannato per mafia e figlio di una dinastia d’eccellenza: quella dei Bellocco di Rosarno.

Marco Ferdico e Antonio Bellocco

Il Fatto racconta che Ferdico ha patteggiato una pena di due anni e otto mesi per spaccio. A suo carico un solo capo di imputazione, il 10: «Ferdico (…) in concorso con il già giudicato Francesco Lombardo acquistava da ignoti fornitori, riceveva, deteneva, custodiva e vendeva a (…) chili 1,065 di cocaina (…) che trasportava da Carugate a Brugherio, dove veniva sequestrata a carico del solo Lombardo (…). Avendo Ferdico intrattenuto rapporti telefonici con (…) necessari per stabilire modalità e tempi degli incontri avvenuti anche con (…) volti a definire l’accordo su quantità e prezzo e sul luogo della consegna».

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