Manuali di storia e geografia filo-Putin, ora si muove il ministero: «Verifiche su tutti i libri di testo»
Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato verifiche per appurare se i libri di testo di storia e geografia in uso nelle scuole italiane «presentino effettive criticità», dopo che ieri era scoppiato il caso degli scivoloni storici filo-russi presenti, secondo Adnkronos, in ben 12 sussidiari su 13. Verrà verificato, rassicura ora il ministero guidato da Giuseppe Valditara se e quanto di effettivamente diffusa «un’impostazione faziosa e distorta della realtà storica in favore della narrazione della Russia putiniana e dell’Unione Sovietica comunista». A denunciare le distorsioni nel racconto della storia e della geografia – negando ad esempio l’atto di forza illegale dell’annessione russa della Crimea nel 2014, o presentando quella in Donbass come una sorta di «guerra civile» – è stato il direttore dell’Osservatorio Ucraina dell’Istituto Gino Germani Massimiliano di Pasquale, raccogliendo le preoccupate segnalazioni di un gruppo di attiviste ucraine attraverso la giornalista Irina Cascei. Ieri, dopo l’esplosione pubblica del caso, ad intervenire era stata anche una delle case editrici sotto accusa, Zanichelli. «Non è volontà dell’editore sostenere o giustificare alcun regime», ha chiarito la direttrice editoriale Elena Bacchilega, aggiungendo che il libro di testo sotto esame «è stato pubblicato nel 2021, antecedentemente all’invasione russa dell’Ucraina ed è già stato oggetto di revisione che verrà riportata nell’aggiornamento della prossima edizione». Ora però sarà direttamente il ministero a far piena luce sui contenuti che arrivano sui banchi delle scuole italiane.
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