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Porto Torres, prof aggredito e insultato in classe da uno studente 17enne: «Su una cosa come questa non si può passare sopra»

20 Marzo 2024 - 13:49 Redazione
Il Consiglio di Stato ha messo fine a una lunga serie di incertezze e contenziosi sul concorso dirigenti, sbloccando assunzioni
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Il docente, che è dovuto ricorrere al Pronto soccorso dove gli sono stati assegnati diversi giorni di cure per i traumi e i tagli profondi riportati, ha denunciato il fatto ai carabinieri

È finito al Pronto soccorso il professore dell’Istituto nautico Mario Paglietti di Porto Torres (Sassari) dopo essere stato aggredito in classe da uno studente di 17 anni. L’episodio risale a una settimana fa quando il giovane – scrivono i giornali locali – ha insultato, minacciato di morte il docente e schiacciato ripetutamente una mano nella chiusura della porta, provocandogli traumi e tagli profondi su più dita. Il 66enne, che ha presentato denuncia ai carabinieri della compagnia di Porto Torres, stava tenendo la sua lezione di “Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica” quando il ragazzo, che frequenta un’altra classe, si è avvicinato all’aula infastidendo il docente. L’insegnante lo ha allontanato ed è andato nella sua classe per lamentarsi con il professore di turno del comportamento dello studente. Qui il giovane ha, infine, aggredito e insultato il professore.

Gli investigatori hanno identificato lo studente e stanno procedendo con gli accertamenti del caso prima di trasmettere gli atti alla Procura dei minorenni. Al momento il professore è assente dal lavoro per malattia, mentre lo studente è stato sospeso – scrive La Nuova Sardegna – per una decina di giorni dopo la decisione del consiglio di classe convocato in seduta straordinaria. Ma al momento il provvedimento non sarebbe diventato esecutivo per un vizio di forma. «È una questione di sicurezza – ha raccontato il docente al giornale – finora non avevo mai denunciato le aggressioni verbali, nonostante la gravità. Ma a una cosa come questa non si può passare sopra. Mi sono stancato. Non si lavora in sicurezza». Non si tratta, però, di un caso isolato: nei mesi scorsi lo stesso studente avrebbe più volte minacciato il professore. «Già in altre occasioni mi aveva detto: “Le farò bruciare la macchina e la farò uccidere”», ha detto ai media locali.

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