Totti torna a scaldare i cuori dei romanisti: «Io dirigente? Prima o poi succederà». E spegne la polemica con Dybala
Ogni volta che Francesco Totti torna a parlare della Roma, e di un suo possibile ritorno in società, mezza città si ferma: quella di fede giallorossa. Oggi un po’ di più, considerato che l’ex Capitano era atteso al varco pure per chiarire il senso di alcune sue affermazioni che hanno fatto molto discutere sul suo successore in campo, Paulo Dybala. «Giocatore top, ma se fossi un dirigente penserei bene a cosa fare con un giocatore che fa 15 partite all’anno», aveva detto due giorni fa Er Pupone intercettato dal Corriere dello Sport. Oggi Totti torna su quelle parole per sgombrare il campo dalle polemiche, nel corso di una diretta Instagram con Sport Mediaset. «Io non sono un dirigente, ma semplicemente un tifoso della Roma e per questo posso dire ciò che voglio», la premessa fatta nella conversazione con Marialuisa Jacobelli. Ma «alla domanda se fossi un dirigente giallorosso cosa avrei fatto con Dybala, ho detto che ci avrei pensato bene a confermarlo visto che disputa il 50% dei match. Con ciò non volevo attaccare Paulo anche perché ho sempre pensato che sia un top player, tant’è che per primo ho cercato di portarlo alla Roma. Quando in campo c’è lui, la squadra cambia volto». Pace fatta, dunque, con ogni probabilità, con il 21 giallorosso. Quanto a un altro illustre erede, quel Daniele De Rossi che da Totti ereditò la fascia da capitano, non c’è neppure da discutere. «Non mi aspettavo una partenza così. Però lo speravo perché conosco Daniele, una persona eccezionale che ha una voglia diversa da tanti altri allenatori. Quello che sta facendo è grandioso». La domanda che tutti i romanisti si fanno, neppure troppo segretamente, è però se su quella panchina non ci planerà un giorno lui, Totti. O in alternativa nella dirigenza della società. Oggi no, domani chissà, chiarisce ancora una volta nella diretta il Pupone: «Io non mi vedrò mai più nella Roma con questa dirigenza: se mi avessero cercato, mi avrebbero trovato. Non dipende da me. Ma alla Roma non direi mai di no. Quando sarà il momento giusto, se ci sarà, tornerò».
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