«In tutti i sensi», il miraggio dell’inclusività nella scuola italiana: «Mi dispiace ma suo figlio non imparerà mai» – Il podcast
Quando sei costretto a percorrere 80 km al giorno per raggiungere l’unica scuola che ha deciso di accogliere tuo figlio con disabilità, ti chiedi se il Paese in cui vivi sia davvero garante dei tuoi diritti. Quando a sparire di colpo è la sua insegnante di sostegno, ponte fondamentale per qualunque ragazzo e l’ambiente scolastico che lo circonda, ti chiedi anche se è poi così giusto ostinarsi a desiderare anche per lui una carriera scolastica come tutti quelli della sua età. Si tratta di un diritto all’istruzione che è ancora privilegio di pochi e che la quarta puntata del podcast In tutti i sensi affronta con le testimonianze di chi vive sulla propria pelle la discriminazione di una libertà inviolabile. Il tavolo guidato dalla giornalista Giada Giorgi si fa non solo occasione per scendere in profondità di problematiche di un sistema scolastico non inclusivo ma possibilità di ragionamento su strade, soluzioni ed esempi virtuosi di condivisione di spazi e attività.
Insieme al racconto di Massimo Navarra, ragazzo con sordocecità e ai suoi genitori Mauro ed Enza, anche le voci del Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli, Patrizia Ceccarani, Direttrice Tecnico Scientifica di Lega del Filo d’Oro e Maria Pia Nicoletta, docente di scuola primaria.