«Dagliela, dagliela, è brava a prenderlo»: il capo dell’agenzia regionale del Fvg accusato di molestie alle colleghe
«Dagliela, dagliela che lei è brava a prenderlo». Così si sarebbe rivolto il direttore dell’agenzia di informazione regionale del Friuli Venezia Giulia Fabio Carini a una giornalista e a un fotografo. Il consiglio di presidenza ha affidato al segretario generale il compito di verificare le circostanze. Ma, racconta Il Fatto Quotidiano, nel frattempo dall’agenzia si sono licenziati cinque giornalisti: quattro sono donne. Una giornalista ha dichiarato di aver lasciato perché non tollerava più «in particolare l’atteggiamento del direttore che diverse volte ha avuto pesanti apprezzamenti e atteggiamenti sgradevoli di natura sessuale nei miei confronti». Mentre un suo collega ha fatto sapere che in presenza delle giornaliste «il direttore entrava in stanza facendo apprezzamenti e allusioni e mettendo in imbarazzo me e i colleghi».
Un terzo ha parlato anche di atteggiamenti antisindacali: «Tu firma il contratto, poi facciamo quello che dico io». Ma l’accusa più grave è quella contenuta nel dialogo a tre con la giornalista e il fotografo: «Mentre quest’ultimo voleva darmi una chiavetta Usb, io ho esitato perché non sapevo a quale attività dare priorità. Il direttore, che sopraggiungeva in quel momento con uno spritz in mano, diceva: “Dagliela, dagliela, che lei è brava a prenderlo”. Aggiungendo: “Ma quanto è maliziosa questa ragazza”. E ridendo della sua battuta». Carini ha ascoltato le rimostranze in silenzio. Poi, tramite la sua avvocata Sara Pecchiari ha espresso «sgomento relativamente a episodi appresi nel corso di una conferenza stampa. Modalità utilizzate per attacchi personali frutto di strumentalizzazioni e privi di fondamento». Carini è dipendente della Regione, ma si trova in aspettativa essendo stato trasferito al consiglio regionale. La competenza per l’indagine non è quindi dell’amministrazione Fedriga.
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