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Dieci mesi dopo arriva la verità sugli 007 annegati nel Lago Maggiore. Erano in missione ufficiale dell’Aise insieme agli agenti del Mossad

24 Marzo 2024 - 19:16 Ugo Milano
La targa nella sede del Dis conferma come gli 007 non fossero lì per una festa o per una gita di piacere, ma per una «delicata» missione operativa

A dieci mesi di distanza dalla loro tragica fine arriva la prima versione ufficiale sulla morte di Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, entrambi agenti dell’Aise, annegati nel lago Maggiore il 28 maggio del 2023 dopo che una tempesta aveva risucchiato l’imbarcazione Gooduria su cui erano insieme a colleghi italiani e ad agenti del Mossad, il servizio segreto israeliano. Su quell’episodio è ancora in corso una inchiesta giudiziaria che vede indagato lo skipper della barca, Claudio Carminati, che pure nell’incidente aveva perso la moglie, Anya Bozhkova. La quarta vittima di quell’insolito naufragio su un lago era Erez Shimoni, agente del Mossad in pensione.

Lo skipper Claudio Carminati, con la moglie che ha perso la vita nel naufragio, Anya Bozhkova

Le varie versioni informali su quella “gita di piacere” in barca fra 21 007

All’indomani della tragedia dal governo italiano arrivarono solo le condoglianze alle famiglie dei due agenti dell’Aise deceduti, ma nessuna spiegazione su quella gita dove una barca con 15 posti aveva invece 23 passeggeri, 21 dei quali appartenenti ai servizi segreti italiani o israeliani. Nessuna versione ufficiale, solo ricostruzioni informali. In un primo tempo si fece trapelare l’idea di una gita turistica fra vecchi amici che in passato avevano lavorato insieme su casi comuni. Poi si era detto che c’era stato a Milano un incontro di lavoro fra 007 italiani e quelli israeliani, ed avendo perso questi ultimi il volo di rientro a Tel Aviv, avevano prolungato la permanenza in Italia con una gita di piacere sul Lago Maggiore, affittando la barca di Carminati che altre volte aveva lavorato con i servizi italiani anche per festeggiare il compleanno di uno dei passeggeri a bordo. In assenza di ricostruzioni ufficiali sulla stampa sono apparse decine di altre ipotesi: dalla caccia ad oligarchi russi della zona, a indagini su possibili terroristi arabi. Il governo non ha mai risposto alle interrogazioni parlamentari presentate sull’incidente.

Il manifesto allargato con le sei bio della parete della memoria nella sede del Dis

La verità ufficiale emersa per caso nella Giornata della Memoria

In occasione della Giornata della Memoria 2024 per ricordare i caduti dei servizi segreti italiani la parete della memoria creata a Palazzo Dante nella sede del Dis ha allargato le biografie dai quattro caduti fin qui ricordati (fra cui Nicola Calipari) a sei, comprendendovi quelle dei due agenti Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi naufragati sul lago Maggiore. Per entrambi le ultime cinque righe della biografia sono identiche. E contengono la verità ufficiale fino ad oggi mai detta sulla loro fine. «Perde la vita», è scritto, «nelle acque del Lago Maggiore il 28 maggio 2023, nel corso dello svolgimento di una delicata attività operativa con Servizi Collegati Esteri». Una ricostruzione che conferma come i 23 non fossero lì per una festa o per una gita di piacere, ma per una «delicata» missione operativa. Forse anche per questo non hanno potuto tenere conto dell’allerta meteo e non si sono riparati in porto quando si è visto l’arrivo della tempesta. Resta però lo stesso mistero di allora: chi o cosa stavano cercando gli 007 italiani e israeliani mettendo a rischio anche le loro vite?

Le due nuove bio dei caduti sul lago Maggiore con la verità inconfessata nelle ultime righe

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