La Spagna blocca Telegram per violazione del Copyright. La decisione dell’Alta Corte dopo la denuncia di “Mediaset España”
Sospeso temporaneamente Telegram in Spagna. La «misura precauzionale» è stata presa da un giudice dell’Alta Corte spagnola, Santiago Pedraz, dopo che i quattro principali gruppi audiovisivi del Paese, tra cui Mediaset España, EGEDA, Atresmedia e Movistar Plus, hanno accusato l’applicazione di messaggistica di aver diffuso contenuti protetti dal diritti d’autore senza autorizzazione. Lo riporta Reuters che sottolinea, inoltre, come l’accesso alla piattaforma – che è il quarto servizio di messaggistica più utilizzato nel Paese, scrivono i media locali – sarà sospeso a partire da lunedì 25 marzo. Tuttavia, alcuni operatori di telefonia mobile hanno già bloccato l’accesso.
Il magistrato spagnolo dell’Audiencia Nacional aveva chiesto alle autorità delle isole Vergini, dove la società proprietaria di Telegram è registrata, di fornirgli alcuni dati relativi agli account coinvolti, sospettati, quindi, di violare il copyright. Non avendo ricevuto alcuna risposta, scrivono i giornali spagnoli, Pedraz ha ordinato il blocco temporaneo dell’applicazione. L’organizzazione per i diritti dei consumatori in Spagna, Facua, ha definito la decisione dell’Alta Corte «assolutamente sproporzionata. È come chiudere Internet – si legge nel comunicato – perché ci sono siti web che ospitano illegalmente contenuti protetti da copyright, o tagliare tutti i segnali televisivi perché ci sono canali pirata», ha affermato Rubén Sánchez, segretario generale dell’associazione.
Foto copertina: © Martinred Martin | Dreamstime.com
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